Nel cuore di Porta Romana, tra i quartieri che si preparano alle Olimpiadi Invernali del 2026, inaugura Casa Moncler, il nuovo quartier generale del brand di lusso progettato da ACPV Architects, lo studio di Antonio Citterio e Patricia Viel. Un edificio che riflette la doppia identità di Moncler — radici solide e spirito contemporaneo — e che si inserisce nel più ampio processo di rigenerazione urbana del distretto Symbiosis, tra Porta Romana e Vigentino, quello della Fondazione Prada e del Villaggio Olimpico.
Al civico 38 di via Ortles, la nuova sede si sviluppa su sei piani e 77.000 metri quadrati, accogliendo uffici, spazi comuni, una serra e uno showroom. L’architettura mantiene viva la memoria industriale del luogo: la ciminiera storica dell’ex stabilimento è stata conservata e diventa un segno distintivo, una presenza che ancora la modernità del complesso alla sua storia produttiva del quartiere. Le facciate vetrate, scandite da strutture metalliche, aprono l’interno alla luce naturale e alla città, favorendo trasparenza e connessione visiva tra i diversi livelli. Al centro, una serra vetrata porta luce e vegetazione dentro l’edificio.
Sul lato est del complesso si trova lo showroom indipendente, un volume autonomo di circa 4.500 metri quadrati con doppia altezza, dedicato alla presentazione delle collezioni Moncler.
Casa Moncler non è solo una sede operativa, ma un nuovo landmark di archeologia industriale che segna la trasformazione del quartiere di Porta Romana in vista delle Olimpiadi. L’intervento, realizzato con l’agenzia immobiliare francese Covivio come developer principale e la società di investimenti Valesco Group come investitore maggioritario, si affianca a realtà come Fondazione Prada, Talent Garden e ai futuri sviluppi dello Scalo di Porta Romana, contribuendo a ridefinire il profilo di un quartiere la cui storia continua a permeare ogni nuovo edificio che vi viene costruito.
E a questa storia d’industria non sfugge nemmeno Moncler.
Immagine di apertura: Foto Leo Torri
