A Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, la grande villa appartenuta a allo storico Henry Thode – un nipote acquisito di Franz Liszt – viene prima affittata poi acquistata nel 1921 dal Gabriele D’Annunzio, che da subito comincia a farne una rappresentazione di se stesso, delle sue posizioni e delle sue ispirazioni, collaborando con l’architetto Gian Carlo Maroni.
Rapidamente il luogo si trasforma in un accumulo massimalista ed estetizzante di nuove costruzioni, cimeli archeologici e bellici, opere d’arte e oggetti di ogni provenienza e scala, fino a quella di aerei, vagoni di treno, l’intera prua di una nave, la Puglia, collocata dentro il parco nel 1925. Dentro e fuori la villa originaria compaiono stanze a tema mitologico, nuovi edifici con sale-museo e un auditorium, il parco da 9 ettari che arriva a inglobare nel suo progetto un ex-albergo prontamente acquistato, templi, archi, un teatro all’aria aperta. Dopo la morte di D’Annunzio, il Vittoriale diventa non solo il suo mausoleo, ma un luogo visitabile dal pubblico con tutte le sue collezioni.
Nella gallery trovate le foto che abbiamo scattato al Vittoriale con il nuovo flagship Honor, il Magic5 pro, in occasione del lancio italiano del telefono. Un breve racconto dei luoghi più significativi della villa, con un piccolo bonus: una deviazione nella Città Alta di Bergamo per alcuni scatti in notturna.
