Do Black Lives Matter in Italian fashion?

Cinque stilisti “bipoc“ (black, indigenous and people of color) hanno aperto la Milano Fashion Week “The Fab Five - We are Made in Italy“.

Per la prima volta nella storia della moda italiana, cinque stilisti “bipoc“ (black, indigenous and people of color)  hanno aperto la fashion week di Milano con il  progetto “The Fab Five - We are Made in Italy“. E non solo: per la prima volta la Camera nazionale della moda Italiana ha deciso di istituire un gruppo di lavoro di professionisti afroitaliani, chiamato “Wami- We Are Made in Italy“, come risposta alla domanda: “Do Black Lives Matter in Italian Fashion?”.

Una domanda posta nel luglio 2020 dalla stilista Stella Jean, unico membro “Black“ della Camera Moda, invitata, tempo fa, a sfilare sul palcoscenico di Giorgio Armani con le sue creazioni che raccontavano l’Africa in chiave moderna e mostravano tessuti dai colori ricercati.

Dopo lunghi mesi di dialogo, oggi cinque talenti con radici in Africa e un presente in Italia – Gisèle Claudia Ntsama (Camerun - Como), Frida Kiza (Burundi - Fabriano), Mokodu Fall (Senegal - Roma), Karim Daoudi (Marrocco - San Mauro Pascoli) e Joy Meribe (Nigeria - Parma) – hanno presentato le loro collezioni in una sfilata virtuale che ha aperto il sipario della moda milanese. E nel gruppo “Wami“, fondato dalla stessa Stella Jean, Edward Buchanan e Michelle Francine Ngonmo, oltre al Presidente di Cnmi Carlo Capasa, lavorano sette professionisti del mondo delle “eccellenze black“ di vari settori. Tutti uniti da un solo obiettivo: abbattere ogni forma di discriminazione e lavorare alla costruzione di un sistema multiculturale competitivo.

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