Moda uomo, 5 sfilate da ricordare da Milano e Parigi

Dalle pellicce sintetiche di Prada, ai marmi miesiani di Louis Vuitton, vi presentiamo qui una selezione dei cinque eventi da ricordare delle collezioni uomo autunno/inverno del 2021/22.

Seguendo il trend degli scorsi mesi, le settimane della moda maschile di Milano e Parigi di questo mese si sono svolte in gran parte online. Se da una parte è sentita la mancanza del pubblico nel presentare i capi delle nuove collezioni, dall’altra questi eventi sono l’occasione perfetta per decostruire e reinventare completamente il format stesso della sfilata in passerella. Gli spettatori, dunque, le vediamo sostituiti da scenografie sempre più studiate e da una colonna sonora sempre più fondamentale, trasformando la presentazione dei capi in veri e propri cortometraggi. Presentiamo qui una selezione dei cinque eventi da ricordare delle collezioni uomo Autunno/Inverno del 2021.

Prada

Nata dal desiderio “intimo e personale di contatto” la collezione Prada, seconda uscita dalla collaborazione con Raf Simons, parla del bisogno umano di sensazioni e piaceri, tradotti poi in una sequenza di texture e tessuti. Ideate come consuetudine da AMO, la sezione dedicata alla ricerca di OMA, le stanze della sfilata sono definite da pannelli di marmo, resina, gesso e pelliccia sintetica. La tattilità di queste superfici sgargianti, invitante e seducente, punta direttamente al risveglio dei sensi, accompagnando gli abiti della sfilata insieme alla colonna sonora elettronica di Plastikman. La sfilata si è incentrata su un unico pezzo forte: il lungo maglione intarsiato, il quale, stratificato sotto abiti gessati o accoppiato in cima a camicie e colli arrotolati, funge da seconda pelle per i modelli, quasi citando i maglioni indossati come coperte di Linus durante la quarantena. Ad accompagnarli i cappotti monopetto e doppiopetto, sviluppati su linee rette, e i bomber di dimensioni generose.

Sunnei

Sunnei, marchio di produzione interamente italiana creato nel 2014, ci stupisce ancora con il progetto interamente digitale SUNNEI Canvas: piattaforma sperimentale che permette di personalizzare il proprio ordine. Passo dopo passo, gli acquirenti possono intervenire su molteplici aspetti del design di ogni articolo: partendo ad esempio dalle scarpe, la prima fase consiste nel selezionare la forma, il secondo passo riguarda il materiale e infine si decide il colore. L’obiettivo del progetto Canvas è quello di proporre una traduzione parallela del lessico digitale dell’etichetta. La ‘sfilata’ quindi della stagione 2021 consiste in dieci avatar virtuali, grazie ai quali Sunnei porta all’estremo la tendenza dei videogiochi, seguendo l’onda cavalcata anche da altri brand come Gucci e Balenciaga. Le nuove combinazioni della collezione corrispondono ai look che i giocatori possono scegliere per il loro personaggio selezionato.

Fendi

“Ciao, sono Silvia”. Così viene inaugurata la sfilata Fendi, dove la voce di Silvia Venturini Fendi, direttrice creativa del brand, si trasforma in colonna sonora, mixando le sue parole a note di musica techno di Not Waving. I modelli seguendo il ritmo della musica creata attraversano un tunnel di specchi, illuminato da tubi al neon, progettato dall’artista Nico Vascellari. Accompagnata dalla domanda “cos’è la normalità oggi?”, la collezione cromatica è un cenno alle nuove silhouette che si adattano alle nostre vite casalinghe e incentrate sul comfort, dai cappotti a vestaglia ai boxer di seta trapuntati, dalle salopette in maglia a trecce ai completi con orli di pigiama. Un aspetto che ha attirato l’attenzione è stata l’inclusione di opere d’arte - compreso il lettering corsivo di Fendi - di Noel Fielding.

Louis Vuitton

La Louis Vuitton di Virgil Abloh ha fatto, invece, della propria collezione un’espressione artistica multidisciplinare. La produzione, ambientata tra Parigi e un villaggio sulle montagne svizzere, è tematicamente ispirata al seminale saggio Stranger in the Village di James Baldwin del 1953 attraverso una serie di performance espresse in danza, pattinaggio su ghiaccio, poesia e scenografia. Pensata in origine come una sfilata in presenza del pubblico, la presentazione è stata riadattata in un cortometraggio, girato nel Tennis Club di Parigi dove è stato costruito per l’occasione un set scenografico ispirato al Pavillon Barcelona di Mies Van Der Rohe. Tra i marmi verdi, e i pilastri cruciformi rivestiti di specchio, Abloh presenta trai capi anche delle giacche concepite come “paesaggi urbani in miniatura indossabili”. La Paris skyline puffer jacket presenta l’architettura della capitale francese, con elementi della cattedrale di Notre-Dame, del Louvre e della torre Eiffel, mentre la New york city skyline puffer jacket presenta grattacieli da una varietà di città, tra cui New York e Chicago.

Dior

Per la sua collezione Inverno 2021-2022 per la Maison Dior, il Direttore artistico delle collezioni uomo Kim Jones si è ispirato alla stravaganza dell’abbigliamento da cerimonia maschile. Jones ha collaborato per questi abiti con il famoso pittore figurativo scozzese Peter Doig, le cui opere d’arte sono state trasposte nella collezione della maison. La partecipazione dell’arista si estende all’allestimento della sfilata digitale: la passerella è un’opera d’arte, un’installazione ideata da Doig, che descrive cieli blu, mentre gli impianti di amplificazione impilati riproducono quelli dei quadri di Doig, come Speaker/Girl (2015). Il look era lussuoso ma rilassato, sgargiante ma con il tipico stile sportivo di Jones.

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