Da sempre il distretto londinese di Camden - quello che comprende quartieri come Camden Town, Kentish Town, Hampstead e Bloomsbury - è un mosaico di culture, linguaggi ed estetiche. Dall'architettura gotica della St Pancras Station al pulsare della scena punk e post-punk degli anni Settanta: qui architettura, musica, letteratura e controculture si intrecciano in un repertorio vastissimo di espressioni visive e sonore.
Oggi, Camden potrebbe diventare per Londra anche il lasciapassare per entrare - a pieno titolo - nel ristrettissimo panorama degli studi cinematografici famosi anche per la loro architettura. Una tradizione segnata da pochi esempi iconici, come il progetto razionalista del 1937 per Cinecittà a Roma, commissionato da Luigi Freddi sotto il regime fascista, o la Cité du Cinéma di Saint-Denis, a Parigi - trasformazione industriale in chiave Art Déco promossa da Luc Besson - ma anche i più recenti Wildflower Studios di Astoria, a New York, progettati da Big con il sostegno di Robert De Niro. Il Camden Film Quarter si inserisce in questa genealogia e sarà firmato da Spparc, che insieme a Heatherwick Studio ha curato anche l’ampliamento dell’Olympia Park di Londra, un altro vasto intervento dedicato all’espansione di spazi e servizi pubblici nella capitale britannica.
Camden potrebbe diventare per Londra anche il lasciapassare per entrare - a pieno titolo - nel ristrettissimo panorama degli studi cinematografici famosi anche per la loro architettura.
Come era accaduto per i Wildflower Studios di New York, anche il progetto londinese di Camden ha deciso di impilare gli spazi di produzione in verticale. Il masterplan del progetto mostra un complesso che parte dai livelli interrati, dove sono previsti studi e volumi tecnici di grandi dimensioni, per poi svilupparsi verso l’alto con una vasta lobby d’ingresso, piani dedicati al parcheggio dei veicoli di produzione e tre livelli principali popolati dagli studi cinematografici. Sul tetto, invece, è prevista un’area destinata a funzioni miste. Accanto a “11 studi cinematografici e televisivi all’avanguardia”, il masterplan include anche circa 500 nuove abitazioni, spazi di lavoro per i creativi, parchi pubblici e strutture dedicate alla formazione, realizzate in collaborazione con la National Film & Television School (Nfts) e la London Screen Academy (Lsa).
Il Camden Film Quarter sorgerà a Kentish Town, un quartiere residenziale e commerciale a nord di Londra, vicino a Hampstead. L’area, caratterizzata da terrazze vittoriane ed edoardiane, edifici costruiti tra le due guerre, alloggi pubblici, pub storici e piccoli club musicali, è il vero punto di partenza del progetto, che si ispira all'eredità industriale dell'area come anche agli edifici storici che la popolano.
Il quartier generale del cinema londinese occuperà un’ex area industriale a nord di Regis Road, estendendosi su circa 9,3 ettari, con un impatto significativo sull'assetto urbano del quartiere. Una comunicazione del Camden Council del 2023 sottolineava che “ogni fase del progetto sarà soggetta alla pianificazione e alla consultazione con la comunità locale”, descrivendo il masterplan – guidato dalla società immobiliare Yoo Capital – come un’opportunità per creare posti di lavoro e formazione nell'indutria cinematografica, realizzare nuove abitazioni “veramente accessibili” e costruire un quartiere a “emissioni zero”.
Strade dai colori sgargianti, canali d'acqua che attraversano i quartieri ma anche edifici storici, scuri e polverosi: la cacofonia visiva del distretto di Camden ha un legame storico con l'industria cinematografica e ha già fatto da sfondo a molte scene cult del cinema mainstream e d’autore. Negli anni Novanta, la scala metallica che conduce al covo di Winston in Lock & Stock – Pazzi scatenati proveniva dallo Stables Market lungo Chalk Farm Road, mentre la stazione di Camden Town apriva la sequenza della doppia realtà di Gwyneth Paltrow in Sliding Doors. Negli anni Duemila, blockbuster come About a Boy e Mission: Impossible – Fallout hanno trovato qui alcune delle loro ambientazioni.
Ed è proprio la ricchezza visiva delle numerose scene open-air girate qui a sollevare il primo dubbio sul progetto: è davvero necessario portare gli studi cinematografici al chiuso? Il Camden Film Quarter – con la sua facciata a rombi, le colonne monumentali dalle geometrie quasi ludiche e un ingresso che richiama le insegne hollywoodiane – si propone come un progetto capace di andare oltre la semplice trasformazione del quartiere. L’obiettivo, per il team di progettisti, è ridefinire il ruolo di Londra nella produzione cinematografica globale. Insomma, perseguire quella necessità – quasi onirica – di dare forma all’immaginazione umana.
Tutte le immagini: Masterplan del Camden Film Quarter. Cortesia Camden Film Quarter / SPPARC / Yoo Capital
