Da Loreto ai Navigli: la nuova ciclabile di Milano è lunga oltre 10 chilometri

Al via i lavori per la nuova ciclabile Beats (ma non c’entrano le cuffie) che collegherà nord e sud, da zona Piazzale Loreto al Naviglio Pavese.

Dal 2026 Milano potrà finalmente contare su un nuovo collegamento ciclabile che attraverserà la città da nord a sud: la pista Beats (acronimo di “Bagolari East to South”) unirà piazza Argentina al Naviglio Pavese, toccando quartieri storici come Lambrate, Porta Romana, Porta Lodovica e Porta Ticinese.

Poco più di dieci chilometri di percorsi riservati alle biciclette metteranno in continuità spazi verdi, scuole e vie residenziali, integrandosi con le infrastrutture esistenti, tra cui la ciclabile Vento, il grande asse cicloturistico in fase di realizzazione che collegherà Venezia a Torino lungo il tracciato del Po. 

Il percorso e i tempi di realizzazione

Il primo tratto, quello che da piazza Buozzi, nel quartiere di Porta Romana, porta al Naviglio Pavese, a sud, sarà pronto già entro la fine del 2025, in vista dei flussi previsti per le Olimpiadi di Milano-Cortina

L’itinerario attraversa aree urbane e spazi verdi — dal Parco Formentano a piazzali e strade storiche come piazzale Libia, via Piacenza e via Giulio Romano, fino a zone universitarie come via Bellezza, Parco Ravizza e il Naviglio Pavese.

La ciclabile Beats. Courtesy Comune di Milano

Il progetto prevede corsie ciclabili monodirezionali, attraversamenti protetti e semafori con tempi dedicati ai ciclisti, per garantire continuità e sicurezza lungo tutto il percorso.

Milano a misura di bici

La ciclabile Buozzi–Naviglio Pavese non è un caso isolato, ma si inserisce all’interno di una strategia più ampia con cui Milano, negli ultimi anni, ha progressivamente rafforzato la propria rete di percorsi ciclabili. Progetti come Strade Aperte, i 35 chilometri di piste ciclabili che il Comune di Milano ha iniziato predisporre dopo il lockdown del 2020, il rinnovamento di Corso Buenos Aires e lo studio di sistemi di smart mobility puntano a rendere la città sempre più accessibile ai ciclisti. Ma se da un lato gli automobilisti lamentano spazi sempre più ridotti per le macchine, per la stragrande maggioranza di chi si muove in bici le ciclabili di Milano sono ancora troppo poco rispetto a quanto servirebbe.

La pista ciclabile di viale Mugello a Milano

Costi e finanziamenti

Il progetto a oggi ha un costo complessivo di 1,2 milioni di euro e nasce da una collaborazione tra il Comune di Milano e Bloomberg Philanthropies, nell’ambito del programma internazionale Bici – Bloomberg Initiative for Cycling Infrastructure, che sostiene la realizzazione di infrastrutture ciclabili sicure in tutto il mondo.

Milano è stata selezionata tra le dieci città vincitrici del bando, ottenendo un cofinanziamento di 400 mila dollari e un supporto tecnico da parte della Global Designing Cities Initiative (Gdci) per la progettazione e la raccolta dati.

La parte restante dei fondi proviene dal bilancio comunale, con la supervisione dell’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio (Amat), incaricata di monitorare i flussi ciclistici e valutare l’efficacia dell’infrastruttura.

Il coordinamento politico e amministrativo del progetto è invece affidato agli assessori Arianna Censi (Mobilità) e Marco Granelli (Opere Pubbliche). 

Immagine di apertura: Foto di Samuel Isaacs su Unsplash

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