Il progetto della mostra “Oltre i sensi le nuvole” curato da Zhou Yanyang, è promosso da Spazio con la Tsinghua University di Pechino, dove Yanyang, insegna ed è sostenuto dal China National Arts Fund.
I bambini cinesi devono imparare un numero molto esteso di caratteri, circa 800 entro i sette anni e altri 2500 entro la fine della scuola elementare. Si tratta di uno sforzo considerevole che prevede tecniche di apprendimento specifiche e anche molto antiche, come è antico il cinese. La didattica è ancora oggi incentrata perciò sulla mnemotecnica, sulla ripetizione e sulla capacità visivo-cognitiva dei bambini.
Ma a volte si possono percorrere anche altre strade.
Così Zhou Yanyang, decide di stimolare suo figlio Wiko Chen di sette anni, un bambino decisamente dotato, a comprendere la relazione tra uomo e natura nella filosofia e nella storia culturale cinese, a partire da un piccolo numero di segni che ricorrono costantemente all’interno dei quasi 50.000 caratteri cinesi. La scrittura figurativa ha permesso alla maggior parte delle parole di conservare integro un potere di espressione concreta. Nella mostra sono rappresentati quindici caratteri cinesi che sono composti da due elementi, uno umano, uno naturale, più il concetto astratto di ‘però’. Per spiegarlo in modo intuitivo viene utilizzato un evento naturale. In natura il serpente mangia il passerotto ma a sua volta viene mangiato dall’aquila. Il carattere cinese è quindi formato da un serpente e un uccello. Si sottintende che l’uccello è sia passerotto (debole) che aquila (forte).
Le sculture sono state realizzate in un materiale malleabile e colorato che solidificandosi diventa molto leggero. Il bambino ha fatto tutto da solo, la mamma gli ha soltanto spiegato che per consolidare alcune sculture poteva usare delle cannucce, il risultato è davvero notevole e la mostra elegante ed efficace.
- Mostra:
- Oltre i sensi le nuvole
- A cura di:
- Zhou Yanyang
- Luogo:
- Spazio
- Indirizzo:
- via Lazzaro Spallanzani, 19 Milano
- Fino al:
- 30 novembre 2019