Japan-ness

“Japan-ness” al Centre Pompidou-Metz esplora sette decadi di cultura architettonica giapponese, dal 1945 a oggi, con un progetto di allestimento di Sou Fujimoto.

“Japan-ness”, vista dell'allestimento, Centre Pompidou-Metz
Mentre la globalizzazione delle arti e delle idee ha reso più fluidi i confini geografici e culturali, l’arcipelago giapponese ha mantenuto uno stile proprio, molto caratterizzato, con alcuni aspetti ancora poco indagati.
Attraverso il concetto di “giapponesitudine”, Arata Isozaki ha cercato di cogliere le caratteristiche più distintive che collegano le creazioni degli architetti e degli artisti di questo Paese. Puntando su questa singolarità sempre diversa – talvolta aperta e porosa a influenze esterne, talvolta chiusa in se stessa, spesso colpita dagli eventi della storia e della natura (conflitti, crisi, terremoti, disastri nucleari...) e quindi sempre costretta a ridefinire se stessa – il Centre Pompidou-Metz inaugura una stagione di mostre ed eventi tutti dedicati al Giappone.

 


Dal settembre 2017 al maggio 2018, tre esposizioni e una dozzina di eventi, concerti e spettacoli gettano un nuovo sguardo sul Giappone, dalla storia moderna della sua architettura alle più recenti espressioni artistiche. La prima mostra, “Japan-ness”, esplora sette decenni di cultura architettonica giapponese, dal 1945 a oggi, con un layout di Sou Fujimoto nel cuore dell’edificio progettato da Shigeru Ban. La mostra indaga come la città giapponese e il suo sproporzionato sviluppo urbanistico, dalla ricostruzione del Dopoguerra, hanno definito nuovi modi di vivere. Con quali modelli e in quale contesto sociale, politico e culturale sono emersi i suoi più importanti architetti: Kenzo Tange, Tadao Ando, Toyo Ito, Kengo Kuma?

Fig.13 “Japan-ness”, vista dell’allestimento, Centre Pompidou-Metz
Fig.13 “Japan-ness”, vista dell’allestimento, Centre Pompidou-Metz
Seguendo un percorso cronologico dal 1945 a oggi, la mostra si divide in sei periodi, ciascuno contraddistinto da un colore, dal nero al bianco: Distruzione e rinascita (1945); Città e territorio (1945-1955); L’emergere dell’architettura giapponese (1955-1965); Metabolismo, Osaka 1970 e la “nuova visione” (1965-1975); La scomparsa dell’architettura (1975-1995); Architettura sovraesposta, immagini e narrazioni (1995 fino a oggi). Ogni periodo è costituito da un’esposizione di ambienti urbani e progetti architettonici per comprendere le diverse sfide creative nei contesti sociali, politici ed economici del periodo.
Fig.14 “Japan-ness”, Fig.13 “Japan-ness”, vista dell’allestimento, Centre Pompidou-Metz
Fig.14 “Japan-ness”, Fig.13 “Japan-ness”, vista dell’allestimento, Centre Pompidou-Metz

fino al 8 gennaio 2018
Japan-ness
Centre Pompidou-Metz
Curatori: Frédéric Migayrou, Yuki Yoshikawa
Progetto allestimento: Sou Fujimoto

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