La Fondazione Volume! presenta “Yet Another Letter to the Reader”, un progetto di Walid Raad, una delle voci più originali e autorevoli della scena artistica del Medio Oriente. Le opere di Raad indicano come l’arte araba sia stata colpita, materialmente e immaterialmente, dai molti conflitti che hanno devastato il Medio Oriente nei decenni scorsi. Inoltre, Raad mette in evidenza il modo in cui le infrastrutture emergenti accennano, ma al tempo stesso trascurano, questi sottili ma non così impercettibili cambiamenti.
Walid Raad
In mostra alla Fondazione Volume!, “Yet Another Letter to the Reader” è un progetto di Walid Raad, una delle voci più originali e autorevoli della scena artistica del Medio Oriente.
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- 01 febbraio 2017
- Roma
Più di trenta casse, normalmente utilizzate per il trasporto e/o la conservazione delle opere d’arte, assemblate una sull’altra a comporre pareti e spazi, trasformano lo spazio espositivo della Fondazione Volume! in un magazzino reale e immaginario. Un luogo che potrebbe essere stato abitato da un pittore inquieto che, come un Frenhofer contemporaneo, immerge i suoi pennelli nei colori, tracciando linee e forme, non per la creazione del capolavoro sconosciuto, ma per “cercare di rendere nuovamente disponibile (e per la prima volta)” – come ha detto Raad – opere d’arte che sono state colpite dall’invisibilità.
Le casse di Raad sono come membrane sulla cui superficie sono visibili opere pittoriche. E sembrano essere disposte in modo arbitrario, legate solo dal fatto di “riprodurre” opere d’arte dipinte da artisti “arabi”. È chiaro che le opere in superficie non necessariamente corrispondono ai contenuti delle casse, suscitando domande circa le relazioni tra l’interno e l’esterno, tra il contenitore e il contenuto. In questo labirinto mnemonico e visionario emergono frammenti di opere d’arte araba.
3 febbraio – 20 marzo 2017
Walid Raad, Yet Another Letter to the Reader
a cura di Claudia Gioia
Fondazione VOLUME!
via di San Francesco di Sales 86/88, Roma