
Dei 132 taccuini, 52 sono giunti direttamente da architetti siriani a Damasco, Aleppo, Hama, Latakia e Tartus, e mostrano la forza propositiva dell’architettura. Gli architetti hanno voluto lasciare un segno: ripercorrendo viaggi passati o immaginari, tracciando ipotesi di futuro, riflettendo sul dramma dei profughi e dei migranti, scegliendo la provocazione artistica, usando la matita come arma di pace.



dal 17 gennaio al 24 febbraio 2017
Sketch for Syria
a cura di Jacopo Galli con Luna Rajab
Università Iuav
Tolentini, Galleria del rettorato
Santa Croce 191, Venezia

Progettare a partire da un segno: l'ultima collezione di Vaselli
La serie Hoop declina un gesto morfologico in una famiglia di arredi da bagno in travertino, un incontro tra la poesia della materia e il rigore della forma.