AAP architects: Dallah

In Kuwait uno spazio caldo e accogliente, tranquillo e dinamico, che rispecchia il rituale di servire un tipico caffè arabo condividendo un momento.

La Dallah è una caffettiera tradizionale usata per preparare e servire il qahwat dallah; un tipo di caffè arabo diffuso nella zona del Golfo e della penisola arabica.

Il rituale di servire questa bevanda prevede la condivisione di momenti con gli altri, il rallentare e il gustare un attimo di pausa.

Riflettendo le tradizioni di questo rituale gli architetti e i committenti hanno voluto creare un luogo caldo e accogliente, tranquillo ma dinamico.

L’organizzazione interna dello spazio del negozio è governata da tre elementi principali; il layout, la copertura mobile e le pareti laterali, ciascuno dei quali rende omaggio alla tradizione del Dallah.

Tenuto conto delle esigenze del committente e dei vincoli di contesto, è stato scelto un layout doppio, con due banconi; uno all’entrata del negozio funge da vetrina che permette di assitere dalla strada alle operazioni di preparazione e allo stesso tempo funge da filtro all’interno del negozio. L’altro bancone, dove vengono svolte le operazioni più impegantive, è posto all’estremità opposta e agisce come un punto focale che attira le persone all’interno. Insieme definiscono un “cuore” dello spazio in cui trova posto un tavolo rotondo, comune, per i clienti.

Una forma arcuata asimmetrica accentua ulteriormente il cuore del negozio e allo stesso tempo definisce lo spazio esterno. La linea bianca dell’arco definisce due situazioni molto diverse su entrambe le estremità: un arco più piccolo, alla scala umana, anticipa l’ingresso, mentre un grande arco più fluido si espande verso l’interno del negozio per dare un senso di intimità e apertura.

Dentro, una parete è usata come spazio di archiviazione e visualizzazione di i tipi di prodotti, mentre quella opposta esemplifica ostentatamente il marchio modellato imitando le ornamentazioni geometriche presenti nella tradizionale Dallas in forma tridimensionale.