Il Campus di Madrid accoglie circa 7.000 membri, tra cui 50 imprese start-up. L’edificio di cinque piani è un’ex fabbrica di batterie di accumulo dell’energia elettrica costruita nel 1892, che è stata accuratamente restaurata per offrire un ambiente stimolante. Un nuovo ingresso è stato posizionato sul lato sud dell’edificio, aprendo l’accesso a una piazza pubblica e alla strada principale sopra di essa tramite una scala adiacente.

Il nuovo punto di ingresso migliora la circolazione e porta più luce naturale all’interno dell’edificio.

All’interno i visitatori sono accolti da un’opera dell’artista locale Ricardo Cavolo dal titolo Unstoppable, prima di raggiungere la caffetteria con le sue poltrone e gli spazi provati, distribuita tra piano terra e primo piano. Macchie di colore accompagnate da materiali grezzi come il legno contribuiscono a creare un ambiente rilassato. Una caratteristica “gabbia di luce” in acciaio rosso sopra un tavolo lungo 7 metri diventa il fulcro dello spazio.

Sul lato opposto (nord) si trova l’auditorium, uno spazio a tripla altezza, che utilizza tecnologie innovative e può ospitare fino a 200 persone. Lo spazio mantiene parte della struttura interna originale dell’edificio, tra cui travi d’acciaio, consentendo una futura estensione nel caso in cui si rendesse necessario più spazio di co-working. Viceversa, una grande tenda può ridurre lo spazio dell’auditorium per creare un ambiente più piccolo per presentazioni più intime.

L’auditorium è illuminato da una finestra rivolta a ovest, con doppi vetri per mantenere l’isolamento acustico. Allo stesso modo, la parete esposta a sud è stata progettata per illuminare lo spazio mantenendone la privacy. Le sue linee grafiche nette e decise traducono il tema grafico generale del campus, ispirato alle vie di Madrid.

Il secondo e il terzo piano del Campus Madrid sono occupati dai membri di Google. Lungo entrambi i piani, angoli imbottiti per riunioni private e arredi mobili creano spazi flessibili. Ogni ambiente utilizza una tavolozza di colori ispirata a famosi artisti spagnoli, tra cui Picasso e Joaquín Sorolla y Bastida.