Ogni petalo ha uno spessore di pochi millimetri e la struttura ultraleggera si posa leggermente nel paesaggio e risponde al clima. I petali sono dotati di luci a LED che si attivano al tramonto per creare una performance di luce sincronizzata con la musica.
“La tecnologia dei materiali compositi ha rivoluzionato industrie come quella aerospaziale e ha il potenziale per fare la stessa cosa nel mondo delle costruzioni. L’uso di materiali compositi permette strutture di una leggerezza senza precedenti, combinata con una grande forza e le potenziali applicazioni in architettura sono ancora inesplorate” spiega Amanda Levete.
Il padiglione impiega metodi di costruzione in materiali compositi recentemente sviluppati, realizzati in collaborazione con lo specialista australiano mouldCAM, per creare un design modulare che si compone di 13 petali grandi e 30 piccoli che rispondono all’ambiente, rabbrividendo al vento, e creando un gioco di luce e ombra. I petali sono supportati da colonne in fibra di carbonio che variano da quattro a tre metri di altezza. Ogni colonna è dotata di un anello di luci a LED che si attiva al buio per creare una performance di luce sincronizzata con un paesaggio sonoro.
fino al 7 febbraio 2016
MPavilion 2015, Queen Victoria Gardens, Melbourne
Architetti: AL_A
Committente: Naomi Milgrom Foundation
Completamento: 2015