Starck per TOG

#141 Le nuove sedie per la casa e l’ufficio di Philippe Starck per TOG puntano sulla grande serie, ma al tempo stesso consentono all’utente massima personalizzazione. #salone2015

Philippe Starck, Boss Boss, TOG
“TOG nasce dal tentativo di risolvere un paradosso: poiché abbiamo sempre più cose e poiché abbiamo sempre meno denaro, abbiamo assoluto bisogno della produzione di serie”.
Con queste parole Philippe Starck riassume la filosofia del marchio, parte del gruppo brasiliano Grendene, lanciato lo scorso anno e per il quale ha disegnato 4 nuovi prodotti, tra cui due sedie “personalizzabili”.
Philippe Starck, Maria Maria, TOG
Philippe Starck, Maria Maria, TOG
“Solo la produzione di serie può elevare la qualità, abbassare i prezzi e offrire prodotti per tutti”, prosegue. Resta da risolvere però un altro problema, quello della massificazione. “Le persone vogliono prodotti speciali, pensati per loro”, dice Starck. “Per questo TOG mette insieme il miglior risultato di computer, ingegnerizzazione, tecnologia con il meglio dell’intuizione, fantasia, artigianato e creatività”.
Va in questa direzione anche la sua nuova sedia Maria Maria, che mescola tecnica artigianale per la seduta e le gambe e plastica per lo schienale. “E lo schienale ha una finestra trasparente apribile, dove ciascuno può inserire l’immagine che preferisce”, spiega il designer parigino. “È l’ultima frontiera della personalizzazione e dell’unicità, perché ogni sedia è diversa, oltre che economica, resistente e molto confortevole”.
Philippe Starck, Boss Boss, TOG
Philippe Starck, Boss Boss, TOG

Le persone possono così avere il meglio di due mondi: un pezzo unico e un oggetto a buon mercato. “Lavorare con gli artigiani è per me un’esperienza insolita: sono un ragazzo di concetto, un sognatore solitario, mi piace disegnare e immaginare una cosa, e poi lasciare fare a chi realizza e dimenticarmene. In questo caso, invece, sono obbligato a mettere le mani dentro le cose”, precisa.

La seconda sedia, Boss Boss, è invece pensata per il mondo dell’ufficio. “Quando sei in un’azienda, sei un numero, con questa sedia invece puoi mettere il tuo nome, la tua qualifica, puoi mettere la foto del tuo cane: è una questione di dignità”, spiega Starck che conclude: “Bisogna essere semplici, logici. Il più sarà meno. E non si può fare meno di quello che facciamo noi”.

Philippe Starck, Boss Boss, TOG
Philippe Starck, Boss Boss, TOG

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