Futur Archaïque

La mostra al Grand-Hornu, in Belgio, esplora la ricomparsa di forme arcaiche nel design e l’emergente ma essenziale desiderio di ristabilire il contatto con le nostre radici.

Futur archaïque, Grand Hornu 2015
La mostra “Futur archaïque” presenta la connessione esistente tra il futuro immediato, a breve termine ma anche lontano e il passato, l’arcaico – nel senso di tornare a principi fondamentali, (arkhē in greco antico significa inizio); qui illustrato dal punto di vista del design.
La mostra mette in evidenza come i giovani e i non così giovani designer creano oggetti che rivelano le nostre radici, che sono state un bel problema per la modernità.
Futur Archaïque, Grand-Hornu, 2015, veduta della mostra
Futur Archaïque, Grand-Hornu, 2015, veduta della mostra
I secoli 19esimo e 20esimo hanno visto la nascita e poi la consacrazione del design. È iniziato con la rivoluzione industriale e la possibilità della produzione su larga scala – la sedia da bistrot di Thonet è stato il primo oggetto ad essere prodotto in serie – ed è proseguito con il movimento Arts & Crafts fino al boom del design del dopoguerra. Tuttavia a seguito dei suoi progressi, la ragione e la razionalizzazione, nel corso del tempo la modernità ha abbandonato per strada il valore intrinseco degli oggetti, la loro essenza e una certa forma di aura. Questo si è verificato sia nello sviluppo di disegni di lavoro degni della Scuola di Ulm, di cui Roger Tallon ha detto, “Se Ulm avesse continuato, probabilmente avremmo finito con una formalizzazione univoca puntando verso il non-oggetto, in una completa assenza di visibilità”, e con una esagerazione materiale, formale, etc. Il design è in qualche modo stato svuotato del suo senso o anche i suoi sensi.
Futur Archaïque, Grand-Hornu, 2015, veduta della mostra
Futur Archaïque, Grand-Hornu, 2015, veduta della mostra
Al giorno d’oggi, un cambiamento fondamentale è in atto. Invece di prendere un atteggiamento negativo verso le nostre radici, metterle da parte o addirittura negarle, siamo costretti ad ammettere che i creatori – artisti, architetti e soprattutto designer – lavorano con le nostre radici e fanno del loro meglio, per creare oggetti assolutamente innovativi e sorprendenti. Come il vaso del duo di designer Formafantasma fatto con l’osso di una mucca. Questi oggetti offrono una panoramica dei desideri sociali ancora sotterranei che stanno emergendo in diversi settori.
Futur Archaïque, Grand-Hornu, 2015, veduta della mostra
Futur Archaïque, Grand-Hornu, 2015, veduta della mostra
La mostra esplora la ricomparsa di queste forme arcaiche nel design, ma anche implicita in questo progetto vi è una visione sociologica di questi desideri emergenti, ma essenziali per ristabilire il contatto con le nostre radici. Non possiamo più pensare al futuro senza ricollegarci alle nostre radici, che costituiscono le fondamenta che ci sostengono. Qualunque esse siano. Quelle della storia dell’umanità e di coloro che ci sono più vicini, in casa, nelle nostre famiglie.

fino al 19 aprile 2015
Futur Archaïque
a cura di: Yves Mirande
Mostra ideata e creata da CID e mudac
Grand­‐Hornu Images
Rue Sainte-Louise, 82 Hornu

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