Best of #luce

Nel Best of di questa settimana abbiamo raccolto dieci storie di luce, arte e design. Ma anche di amore, samurai e meteoriti.

Best of #light
È la luce la protagonista del Best of di questa settimana, che raccoglie dieci progetti artistici e di design che esplorano le sue capacità di animare e trasformare lo spazio. Scopriteli qui sotto.


Olafur Eliasson, Contact: con la sua personale alla Fondation Louis Vuitton, Olafur Eliasson disegna una traiettoria che si dipana tra un frammento di meteorite e l’immersione nel buio totale di uno spazio astro-fisico.

Studio Drift, Shylight: il Rijksmuseum ha acquistato un’installazione composta da cinque Shylight di Studio Drift, una scultura performativa che unisce il movimento dei motori industriali e strutture di seta.

Patch of Sky: Fabrica presenta Patch of Sky, una serie di tre lampade connesse ad Internet che permette di condividere in tempo reale il cielo sopra di noi.

The Chicken Lamp: the Chicken Lamp prosegue la serie di sculture funzionali realizzate da Sebastian Errazuriz con la tassidermia, nella quale esplora il confine tra arte e design.

Wieki Somers, Mitate: ispirate alla cultura giapponese, le sette lampade della collezione Mitate disegnata da Wieki Somers riempiono lo spazio della Galerie kreo di Parigi come sgargianti samurai.

¿Saliendo a flote?: l’installazione di Luzinterruptus per Bienal Panorama a Lormont ha visto 1.400 guanti di lattice, gonfiati e pieni di luce, galleggiare su un bellissimo lago.

Confine di luce: Lichtgrenze, l’installazione di Christopher e Marc Bauder – rispettivamente light artist e regista – per celebrare 25 anni dalla caduta del Muro, è un racconto di luce lungo 15 km che attraversa Berlino.

Lightswarm: progettata dallo studio Future Cities Lab, Lightswarm, è un’installazione che impiega sensori sonori e luci a LED per produrre uno spettacolo di luci in uno stato di flusso continuo.

Close Up: ispirata alla collezione di semi di Cristina Vezzini è una lampada in vetro e porcellana realizzata artigianalmente dallo studio londinese Vezzini & Chen.

Shoelaces: Shoelaces, collezione di lampade per Metalarte, è l’esito di un progetto di Curro Claret che coinvolge un gruppo di persone, a rischio di esclusione sociale, nel processo di progettazione.

In apertura: Olafur Eliasson, Contact, 2014. Photo: Iwan Baan

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