
Una grande parete specchiante posta al centro del cortile presenta sui due fronti la scritta tu sei qui, un’affermazione diretta e semplice che richiama le indicazioni sulle mappe dislocate nelle città o all’interno di edifici. A questa si unisce un diagramma a terra, disegnato da luci proiettate dall’alto, che rappresenta quasi una visualizzazione astratta e simbolica dei percorsi personali, delle scelte e degli accadimenti che popolano il nostro vissuto.
La relazione tra la parete specchiante e il percorso a terra trasforma il Cortile di Palazzo Strozzi in una sorta di “ambiente mentale”, dove lo specchio modifica la percezione usuale dello spazio, esaltando le architetture simmetriche e speculari del suo interno.

La scritta tu sei qui, comunemente legata ad apparati informativi, rende immediata l’esperienza che la superficie specchiante riproduce – la presenza dello spettatore in un determinato “qui e ora” – evocando al contempo una dimensione anteriore e in essere.
La storia personale e collettiva di ogniuno è da sempre interpretata da Bianco-Valente come una rete, un tessuto connettivo che ridefinisce l’ambiente che ci circonda e che da questo è definito. Attraverso l’esperienza del cortile di Palazzo Strozzi Tu sei qui restituisce una rappresentazione metaforica del vissuto, tra limitazioni e scelte, percorsi privati e casualità.
fino al 25 gennaio 2015
Bianco-Valente
Tu sei qui
Palazzo Strozzi, Firenze

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