Intenzione manifesta

Al Castello di Rivoli “Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme” si concentra sul disegno nelle sue varie declinazioni e attraverso i suoi molti linguaggi.

Intenzione manifesta
Il disegno, protagonista della mostra in corso al Castello di Rivoli, propone una più ampia riflessione sui temi che nel tempo hanno portato al formarsi del concetto stesso di museo e di raccolta, analizzando il contesto del mezzo sia come prodromo dell’opera sia come opera stessa.
La pratica del disegno, sovente nascosta o tenuta nell’ombra, è in realtà la base comune e condivisa di ogni pratica artistica, si tratti di schizzo, progetto oppure opera finita e densa di messaggi.
Intenzione Manifesta
Umberto Boccioni, Controluce, 1910. Matita su carta, 36 x 49 cm. Collezione privata. Deposito presso Collezione Peggy Guggenheim, Venezia
La grande rassegna al Castello di Rivoli si articola in diversi concetti e percorsi: il disegno come pratica progettuale; il disegno come pratica d’azione, dalla performance al video; il chiaroscuro, ovvero della raffigurazione; la traccia come paradosso, o dell'infinito; il diario, il racconto dell'essere artista; il disegno come pratica politica; la memoria attraverso la citazione; il paradosso della prassi; la scrittura del mondo.

Partendo da un nucleo di opere di artisti legati a vario titolo alla storia del Museo, vuoi perché ospitati in collezione oppure perché presentati in alcune delle più importanti rassegne che hanno caratterizzato i trent’anni di vita del castello, la ricerca si espande attraverso uno sguardo rivolto ad artisti che, in un vicino passato, si sono rivelati, tramite le proprie opere, determinanti per la formazione delle generazioni più recenti.

Tra questi troviamo protagonisti della storia dell’arte quali Pablo Picasso, Joan Mirò, Paul Klee, George Grosz, Giacomo Balla, Giorgio Morandi, Osvaldo Licini e Renato Guttuso accanto a esponenti contemporanei di grande rilievo tra cui William Kentridge, Matt Mullican, Francis Alÿs, Hanne Darboven, Matthew Barney (in mostra con i suoi Drawing Restraint) o Robin Rhode che, in occasione della rassegna, si avventurerà in una nuova performance disegnata.

Intezione manifesta
A sinistra: Louise Bourgeois, Untitled, 2003. Acquarello su carta, 24,1 x 20,3 cm.
Collezione The Easton Foundation. Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation. A destra: Nicola De Maria, I miei disegni sono inutili. Sono la neve che cade in ogni stagione. I miei sono i disegni del regno dei fiori, 1982-83. Tecnica mista su carta, 20 x 19 cm. Courtesy Giorgio Persano, Torino
Nell’allestimento di “Intenzione manifesta” dialogheranno anche testimonianze scritte e opere ‘disegnate’, diari o notebook da Nan Goldin a Mario Merz, tracce di Giovanni Anselmo e Giulio Paolini, citazioni come memorie di Elisabetta Benassi, graffiti di Keith Haring e Mircea Cantor; opere sperimentali oltre il disegno da Luciano Fabro a Lara Favaretto, la denuncia di Shirin Neshat espressa attraverso la scrittura Farsi, storie di vita raccontate su costellazioni in parete da Nedko Solakov a Peter Friedl o i progetti per opere, realizzate o meno, di Chen Zhen oltre alle celebri esplosioni di Cai Guo-Quiang.
In occasione della rassegna “Intenzione manifesta. Il disegno in tutte le sue forme” sarà pubblicato un esaustivo catalogo edito da Corraini Edizioni, Mantova.

fino al 25 gennaio 2015
Intenzione manifesta
Il disegno in tutte le sue forme

a cura di Beatrice Merz con Marianna Vecellio
Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia, Rivoli

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