Belgium is Design / 3

Belgium is Design presenta la mostra "Reflections", allestita alla Triennale di Milano per il Salone del Mobile. Una rassegna che si sviluppa lungo due temi principali: gli specchi e le superfici riflettenti.

La mostra "Reflections" in Triennale è un omaggio corale al vecchio e al nuovo, attraverso una rassegna di oggetti che hanno la capacità di riflettere la luce e le immagini, sia letteralmente che incidentalmente.

Il primo gruppo di oggetti selezionati include specchi e specchiere di svariate forme e dimensioni. Un materiale e una tipologia che, attraverso la creatività progettuale, danno luogo a oggetti innovativi e ingegnosi che trascendono la funzionalità originaria rendendoli un prodotto attuale e versatile.

Maarten De Ceulaer, Mirror with Suitcases, Nilufar & Galerie du Passage. Questo pezzo fa parte della Leather Collection, ispirata dalla grande passione del designer per il viaggio e l’esplorazione il mondo. Le valigie in pellami pregiati sono realizzate in stretta collaborazione con uno dei più rinomati artigiani del cuoio in Belgio, Ralph Baggaley. Questi pezzi, colorati e giocosi, evocano atmosfere lussuose e sofisticate, ma allo stesso tempo comunicano lo spirito dinamico dei nomadi moderni, che viaggiano attraverso le città e i continenti senza limiti o confini. Questa nuova declinazione combina specchio e valigie trasformate in elementi funzionali. Photo Nico Neefs

Lo specchio si trasforma in appendiabiti, in accessori di moda, in ripiani o contenitori per oggetti e documenti, o addirittura in dispositivi per chi non ama confrontarsi con la propria immagine riflessa. Nel loro insieme, queste proposte testimoniano delle potenzialità di questo prodotto, suggerendo inedite soluzioni e significati che vanno ben oltre lo specchio con-o-senza telaio. Progettati esclusivamente da designer belgi, la maggior parte dei pezzi sono prototipi, prodotti o autoproduzioni realizzati  da fabbricanti e aziende belghe, mentre altri fanno parte di collezioni internazionali.

A sinistra: Alex de Witte, The Big Bubble, Dark. Il designer olandese Alex de Witte ha voluto catturare la bellezza e la fantasia nei riflessi di un oggetto di vetro imponente. Da bambini, tutti noi abbiamo giocato soffiando bolle di sapone nel cielo, meravigliandoci di come il nostro fiato potesse essere racchiuso in una fragile bolla trasparente. La lampada ha vinto il Design District Award 2013 come miglior prodotto. A destra: Humeurs de Brillant, Delvaux. Per celebrare il 50° anniversario del suo modellofaro Brillant, Delvaux, artigiani della pelletteria di lusso, ha creato Humeurs de Brillant (Umori di ‘Brillant’) e il nuovo modello Brillant Black Edition. ‘Black Edition’ è una versione più grande del modello creato per l’Esposizione Universale di Bruxelles nel 1958 ed è accompagnata da nove nuove creazioni che simboleggiano i valori della Maison Delvaux.

Il secondo filone comprende quegli oggetti le cui superfici riflettenti creano giochi di luce spontanei o indotti. In questo caso la scelta dei materiali, le tecniche, i rivestimenti e le finiture – dalla lucidatura a specchio dei metalli fino all’utilizzo della vernice per auto e del vetro traslucido – intervengono per dar vita a lampade, mobili, accessori per la tavola e tessuti.

Nel suo insieme "Reflections" racconta la storia di un dialogo dinamico tra tradizione e progresso.

Leo Aerts, Calda/freddo, Alinea. Questo oggetto è stato progettato come un volume, costituito dalla combinazione di due lastre in argento state saldate insieme. Lo spazio concavo tra la piastra superiore e quella inferiore è riempito con un gel speciale. Preriscaldato in forno o raffreddato nel congelatore, il gel mantiene la temperatura desiderata per un periodo più lungo. Photo Lieven Herreman
Leo Aerts, Calda/freddo, Alinea. Questo oggetto è stato progettato come un volume, costituito dalla combinazione di due lastre in argento state saldate insieme. Lo spazio concavo tra la piastra superiore e quella inferiore è riempito con un gel speciale. Preriscaldato in forno o raffreddato nel congelatore, il gel mantiene la temperatura desiderata per un periodo più lungo. Photo Lieven Herreman
Damien Gernay, Blanc Cassé. La serie Blanc Cassé esplora la nozione di colore bianco che un’alterazione fisica renderà funzionale. Il bianco come colore originale, come riferimento alla tela del pittore, o alla pagina bianca dello scrittore a partire dai quali l’atto diventa un oggetto. Un semplice disco in acciaio verniciato viene levigato meccanicamente per ottenere una superficie a specchio in modo da ottenere la funzione dell’oggetto. L’oggetto porta in sé le tracce della sua fabbricazione, rivelando le transizioni morbide tra le singole finiture della superficie, dal bianco opaco iniziale al nero della sotto-patina fino al metallo lucidato. L’immagine appare come un solco organico del muro. Le asperità del metallo lucidato ricordano un’immagine divisionista, imperfetta, come dipinta in tempo reale, dove la particella di metallo è la pennellata.
Damien Gernay, Blanc Cassé. La serie Blanc Cassé esplora la nozione di colore bianco che un’alterazione fisica renderà funzionale. Il bianco come colore originale, come riferimento alla tela del pittore, o alla pagina bianca dello scrittore a partire dai quali l’atto diventa un oggetto. Un semplice disco in acciaio verniciato viene levigato meccanicamente per ottenere una superficie a specchio in modo da ottenere la funzione dell’oggetto. L’oggetto porta in sé le tracce della sua fabbricazione, rivelando le transizioni morbide tra le singole finiture della superficie, dal bianco opaco iniziale al nero della sotto-patina fino al metallo lucidato. L’immagine appare come un solco organico del muro. Le asperità del metallo lucidato ricordano un’immagine divisionista, imperfetta, come dipinta in tempo reale, dove la particella di metallo è la pennellata.
Nedda El-Asmar & Erik Indekeu, Hollow Ware Collection, Eternum. La collezione si compone di un servizio da tè e da caffè e di un bricco per il latte, di un vassoio e un secchiello da champagne su supporto. Le superfici lucidate evolvono da una forma ellittica a quella rotonda, riflettendo l’ambiente circostante in maniera sorprendente. Tecniche di produzione altamente tecnologiche - idroformatura ad alta pressione (fino a 70 bar) - sono state utilizzate per realizzare questa forma unica.
Nedda El-Asmar & Erik Indekeu, Hollow Ware Collection, Eternum. La collezione si compone di un servizio da tè e da caffè e di un bricco per il latte, di un vassoio e un secchiello da champagne su supporto. Le superfici lucidate evolvono da una forma ellittica a quella rotonda, riflettendo l’ambiente circostante in maniera sorprendente. Tecniche di produzione altamente tecnologiche - idroformatura ad alta pressione (fino a 70 bar) - sono state utilizzate per realizzare questa forma unica.
Nedda El-Asmar & Erik Indekeu, Hollow Ware Collection, Eternum. La collezione si compone di un servizio da tè e da caffè e di un bricco per il latte, di un vassoio e un secchiello da champagne su supporto. Le superfici lucidate evolvono da una forma ellittica a quella rotonda, riflettendo l’ambiente circostante in maniera sorprendente. Tecniche di produzione altamente tecnologiche - idroformatura ad alta pressione (fino a 70 bar) - sono state utilizzate per realizzare questa forma unica.
Stefan Schöning, Twin, Fiam Italia. Tavolo basso in vetro curvato da 12 mm per la versione vetro trasparente o extralight, 10 mm per la versione Nero95. Disponibile in due diverse altezze e forme.
A sinistra:Stefan Schöning, Twin, Fiam Italia. Tavolo basso in vetro curvato da 12 mm per la versione vetro trasparente o extralight, 10 mm per la versione Nero95. Disponibile in due diverse altezze e forme. A destra: Ann van Hoey, Earthenware Ferrari Series. In questo lavoro combino l’antico mestiere con il più lussuoso status symbol della società moderna, la Ferrari. Il rivestimento brillante di quest’auto ha lo scopo evidente di sedurre il consumatore. Qui, però, l’inatteso connubio di artigianato puro con l’apice del consumismo capitalista, sfida lo spettatore a riflettere sull’equilibrio tra tradizione e progresso. (Ann Van Hoey)
Ann van Hoey, Earthenware Ferrari Series. In questo lavoro combino l’antico mestiere con il più lussuoso status symbol della società moderna, la Ferrari. Il rivestimento brillante di quest’auto ha lo scopo evidente di sedurre il consumatore. Qui, però, l’inatteso connubio di artigianato puro con l’apice del consumismo capitalista, sfida lo spettatore a riflettere sull’equilibrio tra tradizione e progresso. (Ann Van Hoey)
Ann van Hoey, Earthenware Ferrari Series. In questo lavoro combino l’antico mestiere con il più lussuoso status symbol della società moderna, la Ferrari. Il rivestimento brillante di quest’auto ha lo scopo evidente di sedurre il consumatore. Qui, però, l’inatteso connubio di artigianato puro con l’apice del consumismo capitalista, sfida lo spettatore a riflettere sull’equilibrio tra tradizione e progresso. (Ann Van Hoey)