Il contesto di questo primo anno è la Cantina Bricco Rocche che si erge su di uno dei Cru più pregiati delle colline del Barolo a Castiglione Falletto: il progetto espositivo di Berruti nasce dal dialogo delle sue opere con questo meraviglioso spazio, che a sua volta è immerso nel più ampio e straordinario paesaggio langarolo.

Quattro imponenti lastre in ferro alte 2 metri, posizionate nel vigneto in corrispondenza dei punti cardinali, compongono l’opera di Berruti. Il titolo è una frase tratta da Il Partigiano Johnny di Beppe Fenoglio, scrittore simbolo delle Langhe, che interpreta la giocosità dell’installazione che, con un escamotage percettivo, unisce cielo e terra. All’interno di ogni stele è ritagliata una figura infantile che dà la possibilità allo spettatore di immergersi, attraverso l’arte, nel panorama delle vigne circostanti.

L’installazione si avvale di una sonorizzazione appositamente realizzata dal noto compositore e direttore d’orchestra Aldo Brizzi. La mostra prosegue all’interno del Cubo di vetro, simbolo della cantina di Bricco Rocche, dove si trovano i 10 grandi affreschi che compongono l’opera Ognjen raffigurante un bambino che voltandosi su stesso interagisce con lo sguardo dello spettatore. Nello spazio sottostante, nella cantina d’affinamento del Barolo, il cabinet des dessins mostra gli studi e i lavori preparatori che hanno dato origine alla mostra.

Fino al 30 giugno 2013
Valerio Berruti: Dove il cielo s’attacca alla collina
Cantina Bricco Rocche
Via Monforte, 122
Castiglione Falletto, Cuneo


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