Diversi per tipologia, sensibilità e disegno gli oggetti coinvolgono diversi ambienti e attività umane. Il progetto di Philip Luschen (foto di apertura) Worth waiting for, per esempio, suggerisce ironicamente ai pazienti come superare l'imbarazzo, la noia, l'ansia della sala d'attesa; la serie Novel Hospital Toys, una collezione di giocattoli in legno della giapponese Hikaru Imamura, è dedicata invece ai piccoli pazienti per aiutarli a comprendere complicati esami medici. Con notevole spirito pratico e ampie potenzialità commerciali, Peeling Paradise di Rianne Koens è un set di accessori che permette di sbucciare gli agrumi in modo ottimale, di essiccarne e tritarne la scorza, in modo da poterla riutilizzare per aromatizzare cibi e bevande.
Disegnato da Noortje De Keijzer, My knitted boyfried è un cuscino dalla forte personalità, in parte gioco, in parte accessorio: lo si può abbracciare, cullare – perfino diverticisi insieme poiché è sempre di buon umore. Dennis Parren gioca infine con la magia della luce e dei colori: la sua lampada CMYK riflette sul soffitto una rete elusiva di luce azzurra, magenta e gialla. L'ha creata – spiega – non tanto per raccontare un fenomeno scientifico, quanto per mostrare che è la luce l'unica vera padrona del colore.
17 – 22 aprile 2012
Studio Zeta
via Friuli 26, Milano


Per una nuova ecologia dell’abitare
L’eredità di Ada Bursi si trasforma in un progetto d’esame del biennio specialistico in Interior Design allo IED di Torino, in un racconto sull’abitare contemporaneo, tra ecologia, flessibilità spaziale e sensibilità sociale.