Quali sono le principali caratteristiche di questo nuovo brand?
La Chance è una nuova azienda con base a Parigi, la presentiamo a Milano per la prima volta. Abbiamo 14 pezzi in totale e la maggior parte sono già disponibili, per esempio lo specchio sarà disponibile già in settembre. Abbiamo lavorato con diversi tipi di oggetti: divani, tavoli, specchi… E l'intera collezione è stata disegnata da designer di diverse nazionalità, per esempio l'italiano Luca Nichetto, un francese che è Noé Duchaufour: essere molto internazionali, avere molto influenze differenti è un elemento chiave del brand. Per definire lo stile, direi che è francese perché è molto decorativo.
Qual è stato il brief che avete dato ai designer?
Soprattutto quello di mostrare le strutture degli oggetti come se fossero elementi decorativi. Come nel divano di Noé Duchaufour Lawrence, ma anche nel tavolo di Pierre Favresse. In ogni oggetto, la struttura è l'elemento chiave, il trademark del progetto. E questa sarà la filosofia del brand anche in futuro. Lavoriamo con materiali di qualità e tecniche tradizionali, perciò ho pensato: "Se mostriamo la struttura, facciamo almeno in modo che sia bellissima". Non ci interessa la ricerca di una forma pura come nel design giapponese, essere concettuali come il design olandese o eccentrici come il design italiano. Penso che l'identità francese del brand sia avere pezzi sofisticati. E le strutture o gli elementi devono mettere in evidenza questo tratto sofisticato. Mescoliamo materiali diversi – dal sughero al marmo – per creare una collezione dalla personalità forte.
Abbiamo anche deciso di mostrare due diverse personalità per ogni oggetto, per fare vedere che nello stesso mobile si possono avere due personalità anche molto diverse. La libreria di Bashko Trybek, per esempio, è molto classica e sofisticata in noce e nera e molto pop ed energetica in pioppo chiaro e montanti colorati. Abbiamo cambiato non solo i colori, ma anche i materiali.
Produzione di serie o limited edition?
Lavoriamo soltanto su serie illimitate, forse in futuro avremo anche limited edition; l'obiettivo del brand non è essere una galleria, ma piuttosto avere oggetti con una forte personalità. Con prezzi da retail.
Quanto tempo avete impiegato a dare vita a questo progetto?
Ci abbiamo lavorato per 18 mesi. Ma ci pensavamo da anni.
Siete soddisfatti?
Si, le persone sono interessate. La stampa è entusiasta perché è un nuovo marchio e perché siamo una buona storia da raccontare, credo. Abbiamo già richieste da distributori e negozi in tutto il mondo.