5+1AA a Marsiglia

Gli architetti Alfonso Femia e Gianluca Peluffo hanno presentato il progetto d'intervento sui Docks di Marsiglia, trasformati da linea di divisione tra il mare e la città in membrana di dialogo.

Lo studio 5+1AA dopo il masterplan strategico di Palermo e l'invito a sviluppare una parte del Waterfront di Tangeri si dirige verso le coste mediterranee francesi, a Marsiglia, per intervenire su uno degli edifici più storici della città: i Docks (Les Docks). Nel 2013, Marsiglia sarà la capitale europea della cultura. Si celebra così il dialogo storico e contemporaneo al confine estremo dell'Europa che si affaccia sul Mediterraneo. Oggi Marsiglia è un grande cantiere di opere pubbliche e private che vedono l'intervento di grandi progettisti internazionali operare su un territorio che da sempre è anello di congiunzione tra le culture d'Europa e del Mediterraneo. La città si prepara a ospitare i grandi eventi legati al mondo dell'arte, della cultura, della musica e dell'intrattenimento.

In questo contesto di promozione artistica e culturale, lo studio di architettura 5+1AA, con sede dal 2007 anche a Parigi, ha vinto nel 2009 il concorso per la riqualificazione degli spazi a terra e delle caves dei Dock, per una superficie complessiva di diciannovemila metri quadrati. Constructa conduce l'operazione dal 2009 per J. P. Morgan Asset Management, proprietaria di quasi l'intera totalità della superficie.
Il boulevard principale
Il boulevard principale
Storicamente i Docks di Marsiglia sono sempre stati la linea di divisione tra il mare e la città. Una divisione netta, di forte contrapposizione architettonica e territoriale, che gli architetti Alfonso Femia e Gianluca Peluffo trasformano in membrana di dialogo: l'intervento dello studio genovese è volto a fare interagire le due anime della città, quella urbana e quella dell'acqua. Diventa un luogo permeabile e poroso, volto a creare un passaggio tra la fisicità della città e la natura.
Le terrazze al porto
Le terrazze al porto
La relazione si sviluppa attraverso una duplice direzionalità, tra Nord e Sud e tra Est e Ovest: il nord del centro contemporaneo e il sud della città storica; l'est della nuova città e l'ovest del porto riconquistato. Si crea così un rapporto di continuità con il sistema longitudinale attraverso gli edifici di testa dei Docks che si affacciano rispettivamente su due piazze, una storica, Place de la Joliette e l'altra, in procinto di nascere, Place de la Mediterranèe.
Prospetto Nord
Prospetto Nord
Così il progetto è espressione della volontà di interazione e scambio tra le parti della nuova Marsiglia. L'intervento di 5+1AA sui Docks prevede la ridefinizione delle quattro corti – a uso commerciale, artistico e culturale - che dall'interno dei Docks si estendono all'esterno, sulle due piazze e sulle due vie adiacenti all'edificio, creando quattro pause all'intero di un percorso longitudinale. L'austerità di questo edificio di fine Ottocento viene reinterpretata dagli architetti attraverso la riorganizzazione degli spazi, che comunicano tra di loro, con la città e il mare. Si crea così un nuovo luogo di aggregazione e socialità, con un forte richiamo ai temi del territorio mediterraneo. Barcellona, Roma, Le Village e Le Marché sono le quattro corti che - tra ceramiche, rampicanti, palme e tende – articolano i nuovi spazi dell'edificio simbolo marsigliese.
Vista aerea
Vista aerea
L'affaccio dell'edificio sulla piazza
L'affaccio dell'edificio sulla piazza
Planimetria generale dell'intervento
Planimetria generale dell'intervento

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