Tre gli stilemi fondamentali per leggere il lavoro: senso del luogo rarefatto, presenza spiccata del cemento e segmentazione dei volumi come unica forma di decor. Nel Lim Code di Osaka, ad esempio, l'effetto nude-look del basement è amplificato dall'uso di pannelli divisori in cemento, lamiera e legno, che configurano un ambiente austero quanto raffinato. A Tokyo, invece, l'estetica del non finito coinvolge persino i materiali impiegati nella ristrutturazione, eliminati, come nel caso delle finiture, quando non strettamente funzionali.
Entrambi i luoghi, interpreti contemporanei della cultura giapponese, mantengono tuttavia una continuità con la tradizione locale dell'abitare, grazie soprattutto alla rinnovata celebrazione del culto del vuoto e alla valorizzazione per sottrazione di oggetti spesso anonimi, come sedie in legno e specchi sospesi in formato king size.
Particolare anche il modello di business della catena, che affida ad ogni parrucchiere una postazione da gestire in proprio, favorendo l'autonomia creativa e la conseguente fidelizzazione con il cliente.
Isolation Unit: Teruhiro Yanagihara
Foto: Takumi Ota