Lanciato nel 2005, il Premio biennale è rivolto ai neo-laureati che possono così approfondire la conoscenza del metallo leggero e implementarne le applicazioni. Gli argomenti contemplati dal Bando della terza edizione del Premio prevedevano: involucri architettonici con attenzione alle prestazioni energetiche ed acustiche; componenti per l’arredamento, la meccanica, i trasporti, l’illuminazione, ecc…; applicazioni varie in alluminio (ponti, passerelle, arredo urbano o altre applicazioni) e l’analisi dell’LCA dei prodotti in alluminio.
Le tesi premiate in sintesi:
“Sperimentazione e compatibilità nel progetto di un sistema di copertura per siti archeologici” di Claudio Merler premiata per l'attento studio dell’esposizione del sito archeologico e conseguente progettazione di un sistema di copertura, realizzata con nuovi profilati di alluminio connessi tra loro, in modo da ottenere all’interno condizioni ottimali di irraggiamento. Interessante la poliedricità della soluzione e l’intuito nell’uso di forme modulari di profilati per creare strutture complesse.
“Involucri dinamici in Architettura: caso studio di un Sistema modulare di facciata per il risparmio energetico” di Diego Casentino nella quale, a seguito di un’attenta analisi e di un deciso approfondimento delle caratteristiche a cui un edificio è soggetto (esposizione, irraggiamento, ecc…), è stato studiato un sistema di impacchettamento per controllare in maniera attiva la luce e l’energia solare. Particolarmente apprezzata è risultata la versatilità del componente che può essere opportunamente modulato e traslato per soddisfare le esigenze in qualsiasi stagione e condizione atmosferica.
“L'alluminio nelle strutture navali. Dimensionamento secondo i registri e calcoli strutturali con metodi numerici FEM” di Aldo Giachero dove, partendo da un confronto alluminio – acciaio, è stata progettata una struttura navale in alluminio che ha messo in evidenza i pregi di tale metallo: leggerezza, che comporta minor pescaggio dello scafo; flessibilità di forme e connessioni che facilitano la realizzazione; manutenzione inferiore rispetto all’acciaio e maggior curabilità dei componenti.
“Riqualificazione energetica e progetto di un nuovo involucro a doppia pelle del Plesso Universitario di Medicina di Parma” di Marco Giovannelli, il cui lavoro è stato apprezzato l’approfondimento delle problematiche connesse alla progettazione di facciate a doppia pelle. Interessante l’analisi condotta mediante l’utilizzo di software, dedicati per studiare le prestazioni della facciata a doppia pelle al variare delle caratteristiche costruttive adottate. Il lavoro ha inoltre evidenziato la possibilità di adottare sistemi a doppia pelle anche nel caso di riqualificazione di edificio esistente.
Nelle foto, dall'alto;
Claudio Merler, Università di Roma La Sapienza Ingegneria Edile;
Diego Cosentino, Università di Firenze Facoltà di Architettura;
Aldo Giachero, Università di Genova Facoltà di Ingegneria Navale;
Marco Giovannelli, Università di Firenze Ingegneria Civile.
