Cesare Bizzotto e Tobias Nitsche: Il nostro progetto? La sostenibilità umana

I giovani designer presentano il frutto della start up From Lighting: tre lampade simbolo del processo produttivo della creatività europea.

Quando entro nello spazio ASAP di corso Garibaldi, i lavori per l’allestimento dei pezzi del duo italo-tedesco di From Lighting sono ancora in corso. Se ne sta occupando uno staff di under trentenni tra cui ci sono i due giovani designer Cesare Bizzotto e Tobias Nitsche. Nessun nervosismo da Salone, clima cordiale e rilassato tra tutti, immediata disponibilità a interrompere i lavori e a raccontare la propria storia, la filosofia che sottende i progetti che vengono sviluppati dal loro marchio con sede a Padova – e un distaccamento in Germania (Tobias) – e anche il proprio modo di intendere la vita.  Si sono conosciuti all’Ecal di Losanna, dove hanno frequentato un master di product design. Hanno iniziato a collaborare per aziende di arredo e sono stati segnalati dal Salone Satellite dove hanno vinto un premio con una lampada. E dalle lampade partono con la start up innovativa From Lighting che a Milano porta tre pezzi che coniugano tecnologia LED e saper fare artigiano. Ce ne parla Cesare.

Img.1, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani
Img.2, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani
Img.3, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani
Img.4, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani
Img.5, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani
Img.6, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani
Img.7, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani
Img.8, Vista dell'installazione, From Ligthing, Milano Design Week, 2018. Foto Federico Floriani

Perché solo lampade? Questa prima collezione nasce da una riflessione cominciata qualche anno fa sulle possibilità della tecnologia LED, che ha operato una rivoluzione che consente di reinventare la lampada. Tutte e tre le nostre proposte sarebbero state inconcepibili dieci anni fa, o anche meno. Di fatto, noi stiamo progettando le possibilità di questa nuova tecnologia, è entusiasmante. Ci occupiamo dell’aspetto tecnologico e lasciamo all’utente il piacere arcaico del contatto con la luce, possibile grazie al basso voltaggio dei LED. Aspect, una lampada da tavolo scultorea ed essenziale fatta di tre sottili linee metalliche, riprende la forma del treppiede e la riduce ai minimi termini. Times è portatile e può essere ricaricata con un cavo USB. Ha un’autonomia di circa otto ore. L’intensità della luce si regola ruotando la testa. Piazza è una lampada magnetica da parete che ha una testa che può ruotare a 360° – fa perno su una piastra – e che consente anche di regolare l’intensità luminosa. 

From Lighting, Milano Design Week 2018

C’era bisogno di diventare imprenditori per realizzare tutto questo? Sentivamo molto forte l’esigenza di indipendenza anche per mantenere una certa coerenza: non volevamo rischiare che il nostro messaggio venisse “inquinato”. Per questo motivo abbiamo creato un universo di persone che condividesse il nostro stesso modo di essere e di pensare per comunicare nel modo più coerente i nostri prodotti. Non a caso abbiamo scelto lo spazio ASAP – acronimo di As Sustainable as Possibile – come location. Per produrre Origins, che ha lo stile di un reportage fotografico su una piccola comunità più che quello di un catalogo, abbiamo scelto fotografici, grafici e videomaker profondamente allineati con il nostro sentire. Abbiamo dato spazio alle persone, ritraendo per esempio gli artigiani che hanno lavorato fianco a fianco con noi, più che agli oggetti. Che spazio ha il tema della sostenibilità nel vostro modo di intendere il progetto?
Alla base c’è sempre l’urgenza di utilizzare materiali riciclabili e di trovare fornitori di qualità a chilometro zero – e abbiamo la fortuna di produrre in Veneto dove ci sono piccole aziende che lavorano a prezzi ragionevoli. Quello che è veramente importante per noi è la “sostenibilità umana” di cui parlavo prima. Il valore più grande è lavorare con figure giovani e professionali di tutto il mondo che, attraverso media differenti, parlano un linguaggio comune.

Vista dell'installazione, From Lighting, Spazio ASAP, Milano Design Week, 2018

La grande mobilità che ha caratterizzato le generazioni più giovani, non solo quelle dei progettisti, vi è stata sicuramente di aiuto per dare concretezza a questa “rete di affinità”. Non c’è dubbio. La mia generazione è molto penalizzata per certi aspetti rispetto a quelle che l’hanno preceduta ma abbiamo la fortuna di essere cresciuti europei e non legati alle logiche del profitto. Ricerchiamo la qualità della vita, professionale ma non solo. E non a tutti i costi. Seguiamo l’esempio dei giovani nordeuropei che vogliono lavorare bene ma meno: basta un giorno in meno alla settimana, per lasciare spazio alla vita. Per il momento mi sembra che stiate lavorando ancora molto, su tanti fronti.
Ora è necessario. Dobbiamo farci conoscere, creare una rete di vendita online e scegliere rivenditori e architetti “allineati”, perché tutto il processo creativo e produttivo sia coerente. Il mobile lo avete abbandonato?
Lo coltiviamo accanto alla nostra piccola azienda, continuiamo a collaborare con altri marchi. Sempre selezionando gli interlocutori in base alla nostra logica qualitativa. Vogliamo lavorare con chi mette al primo posto il progetto.

Vista dell'installazione, From Lighting, Milano Design Week 2018
  • Cesare Bizzotto e Tobias Nitsche
  • From Lighting
  • Asap
  • Dal 17 al 22 aprile, 10:30-13:30 14:30-19:30
  • Corso Garibaldi 104