Una design week, 6 mostre internazionali, due summer camp, forum e conferenze: ecco alcune delle iniziative messe in campo dalla città di Lille, che nel 2020 raccoglie il testimone di World Design Capital da Città del Messico grazie ad un progetto ambizioso orientato a contribuire alla metamorfosi del territorio.

Per divulgare l’importanza del design come motore del cambiamento, la metropoli transfrontaliera francese – 200.000 abitanti la città, oltre due milioni quelli della più vasta area metropolitana, un importante passato industriale e una riconversione nei servizi ancora in corso – sembra guardare ai metodi di tipo Agile per generare una ricaduta virtuosa e proattiva. Al centro del suo programma, infatti, ci sono i 500 “Proof of Concept”, alias 500 prototipazioni sviluppate da designer ed attori locali, che mirano a stimolare la cittadinanza grazie a soluzioni specifiche, concepite e implementate dal basso.

L’esito di questa chiamata a progetto lanciata dal comitato organizzatore sarà presentato a partire da aprile attraverso 5 postazioni fisse - denominate “Maison POC” - dedicate rispettivamente ai temi delle politiche pubbliche, dell’abitare, del care, della città collaborativa e dell’economia circolare. Inediti fab lab di cultura politica, le Maison si apprestano a trasformarsi in incubatori a cielo aperto, individuando opportunità per ricucire gli strappi del territorio e lavorando in sinergia attraverso una sensibilizzazione attiva e fiduciosa rispetto alla possibilità di rigenerazione sociale e urbana.