Queste le domande a cui vuole rispondere la mostra "Bauhaus #itsalldesign" prendendo in considerazione ogni aspetto delle attività della scuola e considerandone le influenze che si sono protratte ben al di là dei suoi soli 14 anni di vita. Il Designmuseum Danmark celebra i 100 anni del Bauhaus con una mostra sviluppata dal Vitra Design Museum e dalla Art and Exhibition Hall della Repubblica Federale di Germania (Bundeskunsthalle). 
Queste le domande a cui vuole rispondere la mostra "Bauhaus #itsalldesign" prendendo in considerazione ogni aspetto delle attività della scuola e considerandone le influenze che si sono protratte ben al di là dei suoi soli 14 anni di vita. In mostra opere conosciute ma anche inedite che attraversano design, architettura, arte, cinema, fotografia, design teatrale e pubblicità: sia del passato sia contemporanee. Tutte firmate da nomi importanti come Marianne Brandt, Marcel Breuer, Lyonel Feininger, Walter Gropius, Wassily Kandinsky, Lord Norman Foster, Konstantin Grcic, Hella Jongerius ed Enzo Mari. Un confronto fra diverse generazioni che sottolinea come l'interesse dei designer del Bauhaus per i processi sociali e il metodo progettuale, siano estremamente attuali e rispecchino quella determinazione a utilizzare il progetto come mezzo per creare una struttura per vivere: gli oggetti dovevano avere obiettivi sociali e non essere solo belli. Nei workshop dedicati agli studenti, la scuola Bauhaus stimolava la sperimentazione per raggiungere soluzioni che rispettassero questo principio. Per questo la mostra mette in rilievo come i principi su cui si basava il Bauhaus siano alla base anche del design contemporaneo. E sottolinea come la maggior parte delle scuole di design  lavorino tutt'oggi secondo i suoi principi educativi. Al suo interno, sono anche organizzati eventi e workshop ispirati al Bauhaus che toccano diversi ambiti: dalle performance teatrali alle conferenze fino ai laboratori.