Per la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dall’ONU nel 1992 per sensibilizzare sulla risorsa più importante e al contempo più a rischio del pianeta, l’architetto e professore del MIT Neri Oxman con il suo gruppo di ricerca The Mediated Matter ha realizzato un progetto ambizioso di studio e progettazione di materiali biocompatibili in grado di decomporsi in modo programmato e proporre un nuovo tipo di smaltimento che non altera l’ecosistema.
Esposto nella lobby del MIT Media Lab e già acquisito dal MoMA di San Francisco, Aguahoja consiste in due padiglioni, di cui uno ancora in costruzione, che raccolgono strutture e oggetti ottenuti da gusci di gamberetti, esoscheletri di insetti e foglie morte, stampati in 3D da un robot, modellati dall’acqua e colorati con pigmenti naturali. Il risultato è una materia-organismo fatta di composti biopolimerici che cattura l’anidride carbonica, migliora l’impollinazione, incrementa i microrganismi del suolo e fornisce sostanze nutritive. Le caratteristiche aggiuntive – i modelli, le forme, i colori della superficie, le varie proprietà meccaniche, ottiche, olfattive e gustative– possono essere realizzate attraverso flussi di rifiuti organici e quindi senza interferire sulle nicchie ecologiche.
Cellulosa, chitosano, pectina e carbonato di calcio sono combinati in modo da produrre composti biodegradabili di diverse dimensioni già compiuti, dove non è richiesto alcun assemblaggio. Al termine del suo ciclo di vita, quando non è più utile, questo materiale può essere programmato per trasformarsi in acqua restituendo così tutti i suoi elementi costitutivi al loro ecosistema naturale.
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Questo livello di “programmazione ambientale” potrà in futuro consentire la costruzione di strutture capaci di modificare le loro proprietà rispetto alla stagione, ma soprattutto propone un modello di fabbricazione nuovo ed efficace contro i 300 milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno e riversate in mare.
- Progetto:
- Aguahoja
- Design:
- Neri Oxman e The Mediated Matter Group
- Luogo:
- MIT Media Lab Lobby, Cambridge, Massachussetts