Daphna Laurens: tra poesia e industria alla Dutch Design Week

Con quattro nuovi progetti presentati alla scorsa Dutch Design Week, il duo Daphna Laurens conferma l’attitudine sperimentale e l’inclinazione ad accogliere le sfide meno banali: che si tratti d’interni, allestimento, design o ricerca sui materiali.

Daphna Laurens, Dutch Invertuals, Buitenhus

Quando, nel 2008, Daphna Isaacs e Laurens Manders hanno aperto il loro studio a Eindhoven, freschi di diploma alla Design Academy, il panorama del design locale cominciava a cambiare. L’anno successivo Li Edelkoort lasciava la direzione artistica della scuola, dopo avere contribuito a rinnovarla dal 1999. Nello stesso anno, anche Gijs Bakker concludeva la sua avventura Droog Design, collettivo da lui fondato nel 1993 con la moglie Renny Ramakers. Due dei pilastri del “Dutch design” vacillavano e per la giovane e creativa scena olandese si apriva un decennio di cambiamenti alla ricerca di una maturità e un’identità nuove.

Per i due designer, che oggi hanno rispettivamente 35 e 33 anni, questi 10 anni hanno segnato un percorso di crescita preciso e coerente. Passo dopo passo, hanno attuato il loro proposito di unire arti applicate e arti visive – nella migliore tradizione del design olandese –, ma anche di lavorare su progetti poetici e industriali al tempo stesso. Dalle prime mostre con il collettivo Dutch Invertuals (di cui fanno parte dal 2009) alla famiglia di lampade-contenitori Tafelstukken (del 2009, prodotte due anni dopo da Cappellini) passando per il recente concept della C-Chair per i 100 anni di Poltrona Frau e lo sgabello accessibile e democratico per Monoprix, il duo olandese ha sfoderato una maturità sempre maggiore nell’allargare il ventaglio delle sfide tecniche, formali e funzionali, affrontate a diversi livelli e per clienti diversi.

All’ultima Dutch Design Week questa loro attitudine è stata confermata da ben quattro proposte. A cominciare dal progetto d’interni (con il collettivo Dutch Invertuals) per i DroomParken (una serie di parchi olandesi che offre vacanze all’aria aperta a prezzi contenuti), che prova a portare il comfort di una vera casa nello spazio spartano di un bungalow. “Abbiamo cercato di portare dentro l’esterno”, spiegano. “Abbiamo disegnato un lavandino a forma di secchiello in metallo. La cucina è in ceramica, ma ha l’aria arrugginita del Corten. Gli altri materiali usati rimandano ai colori della terra”. Non poteva poi mancare il contributo per Dutch Invertuals, che per loro è sempre stato sinonimo di confronto, scambio e crescita. “Gli altri designer per noi non sono concorrenti. Lavorare insieme con Dutch Invertuals ci ha fatto rendere conto che collaborare vuole dire essere più forti”. È firmato da loro quest’anno il progetto di allestimento della mostra retrospettiva “Fundamentals”, la più ambiziosa di sempre con 45 designer (e 800 oggetti), invitati a mostrare i “fondamentali” del loro processo creativo, e a progettare un contenitore.

Per finire, Daphna Laurens si è cimentato con il linoleum per Forbo Flooring Systems (su incarico di Baars & Bloemhoff). Disegnando una famiglia di oggetti per l’ufficio, lo studio olandese ha ampliato le possibilità di un materiale associato nell’immaginario collettivo ai pavimenti di scuole e ospedali. Lampade, organizer, strumenti per disegnare, una sedia da ufficio un po’ pigra. Tutto, insomma, tranne il piano della scrivania: sarebbe stata una sfida banale, e questo a Daphna Laurens non interessa.

Designer:
Daphna Laurens
Design interni:
Buitenhuis, per DroomParken
Progetto di allestimento:
Fundamentals, per Dutch Invertuals
Serie di accessori e arredi:
Everything but the desktop, per Forbo

Ultimi articoli di Design

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram