Il Prix Émile Hermès è un premio biennale di design organizzato dalla Fondation d'entreprise Hermès che seleziona progetti che affrontano un tema specifico relativo all’evoluzione degli stili di vita contemporanei.
Prix Émile Hermès 2014
Dopo la call for projects lanciata a settembre 2013, la Fondation d’entreprise Hermès ha annunciato i dodici finalisti della terza edizione del premio internazionale di design Prix Emile Hermès, dedicata al tema “Tempo per se stessi”.

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- 15 maggio 2014
- Parigi
Per la terza edizione del Premio, la Fondazione ha scelto di porre l’attenzione sulle nuove prospettive di un bisogno vitale: “Il tempo per se stessi”, indagando il modo migliore per garantirsi un momento di pace e tranquillità, per prendersi un time out dal flusso interminabile di attività, informazioni, decisioni e obblighi.

Presieduta da Michele de Lucchi, la giuria di professionisti del design ha selezionato tra le 700 proposte pervenute da 54 paesi una rosa di dodici progetti.
I finalisti provengono da paesi diversi – India, Austria, Francia, Italia, Singapore e Svizzera – e sono tutti designer indipendenti di età inferiore ai 40 anni, nelle fasi iniziali o di sviluppo della loro carriera professionale.
I progetti finalisti sono: Anaïs Benoît, Rocking Feet (Svizzera); Suman and Poulami Biswas, Mola (India); Sander Brouwer and Mara Ribone, Solitude (Italia); Johan Brunel and Samuel Misslen (Atelier jes), La Capsule ventilée (Francia); Maciej Chmara, Moment for Oneself (Austria); Sébastien Cordoleani, Hush (Spagna); Antoine Lesur and Marc Venot, Hut (Francia); Kelvin Lim, Window Seat (Singapore); Colin Peillex, Jeux de mains (Svizzera; Ania Rosinke, A Space to Think (Austria); Paul Tubiana, Leon (Svizzera); Yashesh Virkar, Rocking Lounge (India).
Ciascuno ha ricevuto dei fondi per realizzare il prototipo del proprio progetto, sviluppandolo rispetto al concept iniziale in relazione alle tecniche di produzione industriale e agli aspetti di sostenibilità ambientale. I diversi progetti rappresentano altrettanti modi di sospendere per un attimo lo scorrere inesorabile del tempo: una sedia a dondolo, un rifugio arioso, un kit da pesca, un temperamatite che si trasforma in gioco…
“Essere un designer significa non solo saper concepire e progettare oggetti: significa trovare i modi per aiutare ciascuno a impostare la propria storia di vita. Significa ascolto e comprensione. Ma per dialogare efficacemente con le altre persone, dobbiamo prima sapere come riconnetterci con noi stessi” dice Michele De Lucchi, presidente della giuria.