Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary

Oltre ai progetti più noti, in mostra al Victoria & Albert Museum troviamo anche le suggestioni, gli oggetti e le idee che hanno ispirato la creatività dell'autore del braciere della torcia olimpica, già ribattezzato il Leonardo del nostro secolo.

Ha solo 41 anni e già una mostra al Victoria & Albert Museum di Londra celebra il suo lavoro; d'altronde non poteva sbagliarsi Sir Terence Conran, suo insegnante al blasonato Royal College of Arts quando gli commissionò un gazebo per la sua casa in campagna. Heatherwich Studio: Designing The Extraordinary è il titolo più consono per la tridimensionale manifestazione d'idee, antologica dedicata a questa timida star del contemporaneo che progetto dopo progetto espone ora, per la prima volta, il suo lavoro al grande pubblico. Architetto e designer (e molto altro), ma anche carpentiere, esploratore instancabile e promotore del multidisciplinarità delle arti è presente in prima persona alla realizzazione dei modelli nel suo studio-workshop non lontano da King's Cross.

Thomas Heatherwick ha convinto già da tempo gli addetti ai lavori prima con Rolling Bridge il suo ponte rotante a Paddington, perfetto marchingegno in legno e acciaio che si snoda come un serpente per diventare, una volta chiuso, una ruota perfetta, e successivamente rappresentando l'intero Regno Unito (con il progetto del Padiglione Britannico) all'Expo di Shanghai nel 2010 con un manifesto non solo dell'eccentricità Brit, ma anche dall'originalità dei contenuti sempre accompagnati dall'innovazione tecnologica – fibra di acrilico per un edifico con spine. A dire come anche le forme più inusuali dell'architettura, se pensate in modo appropriato e con attenzione alle risorse, possano convivere e quindi ben inserirsi nel contesto urbano e portare una boccata di aria fresca e un sorriso. Il tutto a Shanghai, sotto gli occhi del mondo, utilizzando meno spazio di quello inizialmente a disposizione – i metri quadrati salvati dal padiglione diventano una piazza – e con un budget inferiore della metà di quello allocato da altri paesi europei; tredici milioni di sterline per la cattedrale di semi o "l'edificio peloso", come ama chiamarlo l'autore, trionfo della collaborazione con il Millenium Seed Bank – Royal Botanical Gardens Kew per la selezione di 15.000 semi che grazie a 60.000 lance attraversano l'edificio da dentro a fuori – motivo ricorrente come per l'allestimento delle vetrine per Harvey Nichols del 1997. I semi "congelati" in cubetti di acrilico trasparente, diventano prima il contenuto stesso del padiglione inglese a significare la crescita e la impegno per un futuro migliore e poi, sorprendentemente, oggetto di charity – questo non era stato progettato. Il padiglione che ha tratto ispirazione dal gioco per bambini Barber Shop (in teca una scatola originale) e che in foto sembra di un'astronave di ghiaccio si aggiudica il consenso anche dei più scettici.
<i>Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary</i>, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
La spettacolarità è intrinseca ai lavori di Thomas Heatherwick: è del 2005 l'East Beach Café, il bar sulla costa meridionale del paese, nella località balneare di Littlehampton (con Blackpool e Brighton luoghi dell'immaginario estivo dei britannici), sembra un gigantesco mostro marino a onde metalliche, che si susseguono in sezioni sfalsate ed è stato capace in poco tempo di suscitare la curiosità di tanti diventando un attrazione. Più popolare, nell'ottica di un design democratico in quanto usufruibile da tutti, è il rifacimento dello storico e fiammante double decker londinese (il bus a due piani) – che risale a mezzo secolo fa; l'intervento di Heatherwick si è dimostrata una rivisitazione in chiave contemporanea dello storico simbolo della capitale britannica riscuotendo consensi anche tra i tradizionalisti più convinti. Le corse dei nuovi bus, ora finalmente ecologici e in grado di consumare un quarto di carburante, inizieranno nel periodo dei giochi e c'è attesa per la flotta rossa a due piani dei nuovi Routemaster. Data l'invasiva presenza e caratterizzazione di questi mezzi nel tessuto cittadino, questo progetto è considerato dall'autore un vero e proprio intervento di architettura urbana; un'architettura da vivere davvero, tutti i giorni e da tutte le persone, senza esclusione di classi sociali. Quando si dice il buon design.
<i>Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary</i>, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Ma, oltre ai progetti più noti, in mostra al Victoria & Albert troviamo anche le suggestioni, gli oggetti (capitelli romani, biglie, plastilina, creta) e le idee che hanno ispirato la creatività dell'architetto già ribattezzato il Leonardo del nostro secolo (guardiamo le macchine del grande maestro e quella che in tempo reale ci fornisce la guida della mostra; una diavoleria di ferro verticale con dei rulli che attivata manualmente da una manovella in legno fa scendere la carta che strappiamo quando arrivata al segno tratteggiato) e che, forse con troppa modestia continua a ripetere che il frutto del suo lavoro nasce da una stretta sinergia con la squadra del suo studio, Thomas Heatehrwick Practice, considerata una "collaborative venture" poiché detesta altre etichette. Ci sono cose che non si riescono a realizzare da sole e, avvalersi di diverse professionalità (perfino di un acrobata), aiuta il buon risultato del progetto soprattutto quando si chiede allo studio di pensare e disegnare spazi urbani e interventi pubblici, progetti che implicano un certo grado di responsabilità. Significativo B of the Bang del 2002 installato fuori dello stadio di Manchester in occasione dei Commonwealth Games, scultura gigantesca di 56 metri e 170 tonnellate fatta di lingue d'acciaio che nasce dal terreno e sembra una scintilla esplosa nel cielo.
Non possiamo parlare di stravaganza per Heatherwick ma bensì davvero di extra-ordinario, cioè di un'attitudine di pensiero che porta a concepire le cose della vita semplicemente come dovrebbero essere, in un modo non solo nuovo e innovativo, ma capaci di esprimere un messaggio in più grazie e forme e linee inusuali.
<i>Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary</i>, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Non possiamo parlare di stravaganza per Heatherwick ma bensì davvero di extra-ordinario, cioè di un'attitudine di pensiero che porta a concepire le cose della vita semplicemente come dovrebbero essere, in un modo non solo nuovo e innovativo, ma capaci di esprimere un messaggio in più grazie e forme e linee inusuali. Architetto e come dicevamo, anche designer – a volte qualche definizione serve: è super-sofisticato e inseguito dai collezionisti il suo pezzo Estrusion, un gigantesco estruso in alluminio riscaldato per essere piegato quando sottoposto a 10.000 tonnellate di pressione, prodotto in una fattoria in Cina che la Galleria londinese Haunch of Venison ha esposto nel 2009 – in mostra anche il calco in ferro di oltre 2 tonnellate – e la seduta Spun (prima in alluminio poi in materiale plastico per l'italiana Magis) che ruota su se stessa come una trottola e non importa che sia comoda – lo è; sicuramente divertente ben racconta dell'aspetto ludico di Heatherwick, creativo visionario, ma allo stesso tempo uomo tutto d'un pezzo con una chiara idea della strada che intende percorrere. In mostra, anche due ante ricurve in legno di quercia di Twisted Cabinet del 1994 – appartengono a un armadio che sembra geometricamente sfogliarsi – che si arrampicano sui muri dell'affollatissimo spazio della sala a rappresentare la ricchezza di informazioni che Thomas Heatherwick è abituato a processare forse tutte insieme. Sempre dello stesso anno è una panchina scultorea Bench per parco pubblico che cerca di essere, grazie a sinuose linee curve, più ergonomica possibile; nasce dalla volontà di migliorare la postura anche quando si è seduti sul cemento in un giardino all'aperto.
<i>Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary</i>, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Il libro che accompagna la mostra dal titolo Thomas Heatherwick – Making pubblicato da Thames and Hudson, apre ogni progetto con una domanda. Perché Heatherwick è uno di quelli che le domande le fa agli altri e le fa a se stesso mentre la rarità sta nel fatto di riuscire a trovare soddisfacenti e alquanto inedite risposte – rara combinazione oggigiorno. In questo libro cronologico scopriamo non solo i progetti più noti di cui abbiamo già scritto ampliamente ma l'approccio più vero di un Archimede del nostro tempo che guarda al futuro interpretando al meglio le risorse del presente; il libro stesso è un'insolita avventura che mette alla prova lo studio Heatherwick; rendere bidimensionale e sfogliabile il suo lavoro, considerando il processo della redazione come "schiacciare dei fiori dentro una pressa". La pubblicazione è dedicata ai clienti visionari che hanno sostenuto e condiviso nel tempo la sua creatività. Per essere sulla notizia, attendiamo la cerimonia del 21 luglio delle tanto attese (non solo da Her Majesty the Queen) Olimpiadi, terze nella storia del paese, che faranno affluire in città milioni di visitatori da tutto il mondo. Thomas Heatherwick ha pensato non solo al braciere della torcia olimpica ma anche, come un vero regista e scenografo, al momento in cui questa sarà accesa. Il progetto più top-secret a cui ha mai lavorato. C'è attesa; e non solo da parte della design community.
<i>Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary</i>, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
<i>Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary</i>, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)
Heatherwick Studio: Designing The Extraordinary, Victoria & Albert Museum (31 maggio – 30 settembre 2012)

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