Royal College of Art degree show

La prima tappa di Domus tra i migliori progetti di laurea e di fine anno è al Royal College of Art, dove una spiccata carica etica e politica e una buona consapevolezza dell'attualità hanno contraddistinto molti dei lavori degli studenti.

Di tutte le mostre di progetti di laurea che ogni anno si aprono in questo periodo, quella del Royal College of Art è tra le più vivaci e all'avanguardia. Giunto al centosettantacinquesimo compleanno l'RCA vanta una solida reputazione come fonte di alcuni tra i più sostanziosi nuovi contributi al mondo del design.

Quest'annata, offre parecchi motivi di riflessione prima ancora di arrivare ai lavori dei singoli studenti. Per la prima volta il design è stato suddiviso in due filoni, con le sezioni Design Interactions ("Design dell'interazione") e Design Products ("Design di prodotto") esposte presso la sede di Battersea dell'istituto, mentre la sezione Innovation Design Engineering ("Tecnica del progetto d'innovazione") e le altre discipline che fanno riferimento al progetto sono rimaste nella sede di South Kensington. La suddivisione riflette la ristrutturazione dell'RCA in raggruppamenti più ampi che risponde alla sua crescita quantitativa: quest'anno l'istituto conta un esercito, più grande che mai, di oltre cinquecento laureati in arte e design. La crescente sovrappopolazione del settore è solo una delle preoccupazioni dei laureati di quest'anno. In risposta alla sfavorevole situazione economica e alle crescenti sfide dell'ambiente e della società, molti dei lavori esposti dimostravano una spiccata carica etica e politica.
In apertura: <i>The One-Way Ticket</i> ("Biglietto di sola andata") di Joseph Potter, presentazione filmata di tipo tradizionale che rappresenta l'interno di una capsula spaziale, nell'intento di mettere in discussione la concezione dello spazio come frontiera ultima. Qui sopra: la collezione <i>Insurgency</i> di John Rainey addiziona tecnologie produttive per creare oggetti ibridi che analizzano l'instabilità dell'identità nella crescente confusione tra reale e virtuale
In apertura: The One-Way Ticket ("Biglietto di sola andata") di Joseph Potter, presentazione filmata di tipo tradizionale che rappresenta l'interno di una capsula spaziale, nell'intento di mettere in discussione la concezione dello spazio come frontiera ultima. Qui sopra: la collezione Insurgency di John Rainey addiziona tecnologie produttive per creare oggetti ibridi che analizzano l'instabilità dell'identità nella crescente confusione tra reale e virtuale
Chi ha visitato il sito postindustriale di Battersea battezzato Testbed 1 ("Campo di prova 1") è stato accolto da The One-Way Ticket ("Biglietto di sola andata") di Joseph Potter, presentazione filmata di tipo tradizionale che rappresenta l'interno di una capsula spaziale, nell'intento di mettere in discussione la concezione dello spazio come frontiera ultima. L'espansione dell'uomo in ambienti nuovi è stato solo uno dei temi analizzati dagli studenti di design dell'interazione, che comprendeva anche riflessioni sui progressi delle tecnologie digitali, transgeniche e biologiche in rapporto a questioni come l'invecchiamento della popolazione e le carenze alimentari. Mentre certi progetti più deboli sfidavano i limiti della credibilità, altri dimostravano autentiche capacità di intuizione, come A Superstitious Fund ("Fondo d'investimento superstizioso") di Shing Tat Chung, algoritmo di contrattazione basato sui cicli lunari e sulla numerologia, che illustra con evidenza l'irrazionalità e l'imprevedibilità dei mercati finanziari contemporanei.
Nina Khazani ha usato capelli umani per creare oggetti che appartengono al mondo degli accessori di moda
Nina Khazani ha usato capelli umani per creare oggetti che appartengono al mondo degli accessori di moda
Molti studenti della sezione Design Products hanno dimostrato altrettanta consapevolezza dell'attualità. Per The Materiality of a Natural Disaster ("Concretezza di una catastrofe naturale") Hilda Hellström ha passato una settimana in Giappone, a Fukushima, con l'unica persona che ancora vive nella zona d'evacuazione del disastro nucleare. In una prospettiva distopica del luogo di provenienza e della produzione locale, la designer svedese ha riportato in Gran Bretagna una certa quantità di terriccio per realizzare contenitori per generi alimentari. La loro bassa carica radioattiva implica che i recipienti non possano essere utilmente adoperati: proprio come i campi della zona non si possono usare per la produzione di alimenti che li riempiano. Non tutti i progetti erano così pessimisti. Alcuni proseguivano sulla strada dell'interesse dello scorso anno per i particolari costruttivi e per le tecniche artigianali, mentre tra gli altri esempi interessanti, più funzionali, c'erano un caricatore per cellulari cinetico a forma di palla, uno skateboard in grado di scendere le scale e la collezione d'arredamento di Kim Thorme, che usa motivi grafici al neon e specchi a due vie per creare straordinarie illusioni ottiche.
L'internazionalità della categoria degli studenti è solo uno dei fattori su cui si fonda l'alta qualità dell'attività di ricerca dell'RCA, della quale qui è rappresentata una piccola parte
La collezione d'arredamento di Kim Thorme usa motivi grafici al neon e specchi a due vie per creare straordinarie illusioni ottiche
La collezione d'arredamento di Kim Thorme usa motivi grafici al neon e specchi a due vie per creare straordinarie illusioni ottiche
Benché la separazione delle discipline del design abbia creato divisioni artificiose nel lavoro degli studenti, le sezioni Vehicle Design e Interaction Design Engineering di South Kensington erano ugualmente interessanti. Come in ogni mostra di progetti di laurea, c'erano delle lacune, benché entrambe le sezioni esponessero progetti che mostravano l'intenzione di usare il design per obiettivi sociali, accanto a innovazioni tecnologiche come le superfici tessili interattive di Eunhee Jo e Iris di Mimi Xou, reinvenzione biometrica della macchina fotografica che segue i movimenti oculari e scatta le foto quando si battono le palpebre. Il lavoro concettuale e ispirato alla tecnologia si è affermato nella Scuola di Materiali, come è evidente nell'ampia gamma di progetti della sezione dedicata alla moda e al tessuto e in quella della ceramica e del vetro. La collezione Insurgency di John Rainey addiziona tecnologie produttive per creare oggetti ibridi che analizzano l'instabilità dell'identità nella crescente confusione tra reale e virtuale, mentre Camille Flammarion usa il linguaggio della modularità per trasformare la ceramica in mobili ricomponibili ispirati alla più vasta tendenza del co-design.
Emma Montague ha usato denti di animali per creare una collezione di occhiali da sole
Emma Montague ha usato denti di animali per creare una collezione di occhiali da sole
Quest'ampia gamma di lavori d'ispirazione concettuale o produttiva proseguiva nelle altre sezioni, che mostravano tutte una positiva tendenza alla sperimentazione. Nella sezione dedicata all'oreficeria, alla lavorazione del metallo e alla gioielleria Emma Montague e Nina Khazani hanno usato rispettivamente denti animali e capelli umani per creare oggetti che appartengono più al mondo degli accessori di moda che alla gioielleria convenzionale. L'impegno politico è ricomparso nella Scuola di Comunicazione, difficoltosamente ospitato in una serie di spazi dispersi in un altro edificio. Future without PSW di Minjae Huh si riferiva al cambiamento legislativo in base al quale gli studenti stranieri attualmente possono restare in Gran Bretagna solo per due mesi dopo la laurea, invece che per due anni, con evidenti implicazioni per le professioni del progetto nel paese. L'internazionalità della categoria degli studenti è solo uno dei fattori su cui si fonda l'alta qualità dell'attività di ricerca dell'RCA, della quale qui è rappresentata una piccola parte. Oltre alla School of Fine Arts, la scuola d'arte, ci sono gli studenti della Humanities School, la scuola delle discipline umanistiche, che quest'anno ha visto i primi laureati in Critica d'arte e di design. Qui, alla RCA nel suo complesso, c'è la volontà di sperimentare ed esplorare i confini delle varie discipline: una capacità vitale per chi cerca di affermarsi nel design di oggi, e che molti degli studenti qui rappresentati possiedono in ampia misura.
<i>The Materiality of a Natural Disaster</i> ("Concretezza di una catastrofe naturale") di Hilda Hellström
The Materiality of a Natural Disaster ("Concretezza di una catastrofe naturale") di Hilda Hellström
La collezione <i>Insurgency</i> di John Rainey
La collezione Insurgency di John Rainey
<i>Future without PSW</i> di Minjae Huh si riferisce al cambiamento legislativo in base al quale gli studenti stranieri attualmente possono restare in Gran Bretagna solo per due mesi dopo la laurea, invece che per due anni, con evidenti implicazioni per le professioni del progetto nel paese
Future without PSW di Minjae Huh si riferisce al cambiamento legislativo in base al quale gli studenti stranieri attualmente possono restare in Gran Bretagna solo per due mesi dopo la laurea, invece che per due anni, con evidenti implicazioni per le professioni del progetto nel paese
La collezione d'arredamento di Kim Thorme
La collezione d'arredamento di Kim Thorme
<i>A Superstitious Fund</i> ("Fondo d'investimento superstizioso") di Shing Tat Chung è un algoritmo di contrattazione basato sui cicli lunari e sulla numerologia, che illustra con evidenza l'irrazionalità e l'imprevedibilità dei mercati finanziari contemporanei
A Superstitious Fund ("Fondo d'investimento superstizioso") di Shing Tat Chung è un algoritmo di contrattazione basato sui cicli lunari e sulla numerologia, che illustra con evidenza l'irrazionalità e l'imprevedibilità dei mercati finanziari contemporanei

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