California Design: 1930-1965

Al LACMA, la mostra allestita dagli architetti Craig Hodgetts e Ming Fung fotografa il design californiano della metà del secolo scorso.

"Il design della California non è uno stile imposto dall'alto, ma una risposta alla condizione contemporanea […] È nato dalla nostra scelta di vivere in modo moderno", spiegava l'architetto e designer Greta Magnusson Grossman nel 1951. Aveva senza volerlo colto l'essenza del design della West Coast alla metà del secolo: un movimento costruito sulle risposte climatiche, economiche e tecnologiche alla situazione di Los Angeles, unite all'adesione non dottrinaria al Modernismo. È questa sua citazione ad aprire California Design, 1930-1965: Living in a Modern Way, la più recente mostra del Los Angeles County Museum of Art (LACMA).

California Design fa parte di Pacific Standard Time: Art in L.A. 1945–1980, una manifestazione che nell'arco di sei mesi riunisce circa sessanta istituzioni della California meridionale in una comune elaborazione del panorama di quasi mezzo secolo di produzione culturale. La mostra è una rassegna senza preclusioni dell'arco di trentacinque anni di progetto, e accoglie la moda, i tessili e la ceramica come l'architettura, la grafica e il disegno industriale. Wendy Kaplan e Bobbye Tigerman, curatori del LACMA, hanno riempito lo spazio con circa 350 oggetti: una credenza di Rudolf M. Schindler, una stampa fotografica di Julius Shulman, un bikini imprimé con un motivo ad aragoste di Catalina Sportswear, una scultura da giardino di Architectural Pottery.
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. © Airstream Inc. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. © Airstream Inc. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Questo disparato repertorio si articola nell'intreccio di quattro categorie: Dar forma, Fabbricare, Abitare, Vendere, collegate da una divertente installazione degli architetti di Los Angeles Craig Hodgetts e Ming Fung, che hanno creato una piattaforma curva sormontata da una semplice armatura espositiva d'acciaio e plastica ondulata. La struttura, che serpeggia attraverso il padiglione Resnick del LACMA progettato da Renzo Piano, evoca un misto di riferimenti a epoche differenti: le costruzioni a balloon frame, i caffè alla Google, gli esperimenti della Decon degli anni Ottanta. E la forma elicoidale fa da gesto unificante dello spazio di sapore industriale.
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. © 2011 Museum Associates/LACMA
È un peccato che i curatori del LACMA abbiano tagliato dalla scritta di presentazione sulla parete l'ultima riga della riflessione di Magnusson Grossman sul progetto californiano: "È l'espressione delle nostre abitudini e dei nostri gusti". La mostra infatti raggiunge il suo punto migliore quando esprime queste inclinazioni personali: il tipo di "Modernismo da fruttiera" di cui scrisse il critico Karrie Jacobs sul primo numero di Dwell, ancora nel 2000, prima che fosse codificato in un'estetica prescrittiva sul sito Tumblr Unhappy Hipsters. Un filone che inizia con Art and Architecture di John Entenza. Copie della rivista punteggiano la mostra e una galleria segnaletica (immagini incorniciate di edifici importanti scattate da importanti fotografi) raffigurano i personaggi che ne riempivano le pagine: Shulman, Koenig, Eichler, Eckbo, Serrano.
Il design della California aveva, senza volerlo, colto l'essenza del design della West Coast alla metà del secolo: un movimento costruito sulle risposte climatiche, economiche e tecnologiche alla situazione di Los Angeles, unite all'adesione non dottrinaria al Modernismo
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. © 2011 Museum Associates/LACMA
La mostra segue anche sviluppi culturali come gli influssi latino-americani e asiatici (un tessuto stampato con un motivo a sombreros) e l'inebriante ascesa seguita, nel dopoguerra, dalla paura delle tecnologie nucleari (manuali fai da te per rifugi antiatomici). Ma sono tentativi che sanno di stantio, che non riescono mai a raggiungere la precisione necessaria a comprendere che i progetti di quest'epoca sgorgano da una città multiculturale nutrita dall'industria aerospaziale.
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Nella storia del progetto di metà secolo le figure senza uguali di Charles e Ray Eames incarnano pienamente la "scelta di vivere in modo moderno". Per provare questo assunto Kaplan e Tigerman hanno collaborato con Hodgetts e Fung per ricreare il tipico soggiorno della casa degli Eames a Pacific Palisades. Iniziata alla metà degli anni Quaranta, venne costruita nell'ambito del Case Study Home Program. Il museo ha inscatolato il contenuto della stanza e, dopo una rapida disinfestazione, lo ha trasferito nella galleria. (Il Los Angeles Times e il LACMA hanno prodotto un video che riassume il momento dell'imballaggio.) Il quadro che ne risulta permette ai visitatori di circolare all'esterno delle finte finestre e di sbirciare come guardoni la scena domestica.
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. © Eames Office LLC (eamesoffice.com). Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. © Eames Office LLC (eamesoffice.com). Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Non è la prima volta che agli Eames è stato riservato questo trattamento. Nel 1995 l'architetto della Bay Area Jim Jennings ricostruì la sala riunioni della coppia al San Francisco Museum of Modern Art per la mostra Humane Technology: The Eames Studio and Beyond. In quel caso furono le collezioni di corde e nastri a rivelare la loro instancabile ricerca progettuale. Qui sono i libri, le lanterne cinesi, le pelli di animali e la scultura Inuit. E tuttavia, per quanto fedele sia la riproduzione e per quanto frustrante sia schiacciare il naso sulla finestra per decifrare i titoli sugli scaffali, mancano due cose: la luce e la natura. Le ampie finestre di Piano, rivolte a nord, non possono sostituire la potenza dei raggi dell'Ovest filtrati dagli eucaliptus. Mimi Zeiger
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. © Airstream Inc. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. © Airstream Inc. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra <i>California Design</i> al LACMA. © Airstream Inc. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA
Veduta della mostra California Design al LACMA. © Airstream Inc. Photo © 2011 Museum Associates/LACMA

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