La mostra londinese presenta una serie di oggetti semplicissimi, da quelli come i progetti di Jasper Morrison e di Industrial Facility (compresi la lampada Glowball di Morrison per Flos e la sedia Branca di Industrial Facility per Mattiazzi) accanto alle opere di una nuova generazione di designer il cui lavoro è incentrato sulla semplicità e sulla funzionalità. Questi progettisti "si inseriscono in una tendenza alla frugalità e in un ritorno ai valori fondamentali nel clima di incertezza economica", sostiene Coelho.
L'intelligente lampada da scrivania Magnet di Jochem Faudet, i cui componenti sono tenuti insieme da calamite, qui è al suo posto, così come la spina elettrica pieghevole di Min-Kyu Choi, premiata, e il Fast Tracking Lighting System di Oscar Diaz: basta staccare la lampada LED e riposizionarla lungo la striscia elettroconduttiva là dove occorre luce.
Ma a parte l'esposizione di prodotti esistenti l'aspetto notevole della mostra è la sfida lanciata a nove designer: "Volevo mettere insieme nuove tecnologie come il CAD e i processi di fabbricazione rapida, e fare in modo che i designer creassero pezzi adatti a questo processo – pezzi impossibili da realizzare in un altro modo – e quindi non è solo questione di stile", afferma Coelho.
Ne sono usciti nove prodotti che portano il minimalismo all'estremo. Gli oggetti non appaiono solo ridotti ai minimi termini: sono fabbricati in una sola operazione con la minor quantità di materiale e di componenti possibile. Nella torcia Self-assembly di Alex Hulme (che va montata dall'utente) basta inserire il LED nella testa della torcia e i piedini entrano direttamente in contatto con le batterie. La One Piece Pen, la penna in un pezzo solo, di Luka Stepan, può sembrare assolutamente normale, ma l'archetipo è stato sottoposto a una spietata riprogettazione: mentre la maggior parte delle penne sono fatte di almeno tre componenti Stepan ha integrato tutto in un unico contenitore: per cambiare il refill basta ruotare il corpo esterno a spirale e il refill scivola fuori.
Ci è anche piaciuta la lampada Clamp-able di Jon Harrison. Con quattro componenti fabbricati a meno di un millimetro l'uno dall'altro la lampada esce dallo stampo già pronta all'uso.
Mentre mostre recenti come "Design Real", grande successo di Konstantin Grcic, e "Super Normal", di Jasper Morrison, hanno esaltato il quotidiano in un contesto espositivo, fa piacere vedere una mostra che incoraggia i designer a innovare attraverso la novità del processo produttivo; e a riprogettare ancora una volta gli oggetti quotidiani in una nuova ricerca della semplicità. Anna Bates











Una casa si chiude alla strada per aprirsi al paesaggio
Il progetto unifamiliare firmato da Elena Gianesini dialoga con il paesaggio vicentino, combinando tranquillità e stile contemporaneo, grazie a geometrie essenziali e alla copertura metallica Mazzonetto.