Si trova ad Aoyama, il quartiere della montagna blu (come recita l'ideogramma che lo contraddistingue), il nuovo showroom Marni aperto nella capitale nipponica. È l'ultima tappa dell'apertura a Est del marchio italiano, che ha toccato anche Mosca e Sidney. Il gioco della luce naturale e della pietra, insieme con l'arredamento su misura ed elementi high-tech studiati dagli ex Future Systems Simon Mitchell e Torquil McIntosh, fa di questo spazio un'avventura originale in una sorta di astronave del lusso.

Sono i caratteri distintivi del format allestitivo/espositivo ideato dai Sybarite per tutta la catena dei negozi Marni, a farne un tempio futurista: le rotaie in acciaio che sorreggono le collezioni prêt-àporter simili ad alberi high-tech, le pareti curve specchiate, gli abiti mossi da ventilatori, la gigantesca nuvola che illumina gli espositori delle calzature in una nicchia tonda. La logica di suddivisione dei 290 metri quadri, che si sviluppano su due livelli, procede per aree di shopping, che vengono accuratamente delimitate da marmoree forme geometriche: una scelta conseguente alla continua crescita della collezione di accessori. Le pareti a blocchi irregolari di calcestruzzo sono percorse da espositori – dotati di illuminazione autonoma integrata – rifiniti in pelle, plastica o fibra di vetro dove sono in mostra calzature, biancheria, borse e accessori. Certe zone delle pareti sono invece coperte da una tappezzeria in tessuto a forti colori lucidi, per creare temi differenti in tutto il punto di vendita.

La scelta delle finiture della pavimentazione gioca un ruolo importante nella definizione delle aree del negozio e intensifica l'effetto glamour: a zone che utilizzano il solo calcestruzzo succedono aree con pavimentazione levigata su cui viene distribuita una varietà di pietre e marmi a colori casuali, oppure altre che combinano marmo bianco e calcestruzzo. Fluide rotaie di acciaio inossidabile che sorreggono le collezioni prêt-à-porter affiancano gli espositori alle pareti, scivolano sopra l'imponente scalinata di calcestruzzo fino a uno spazio curvilineo e separato, destinato alle calzature, che ha al suo centro un unico espositore circolare rotante circondato da poltroncine di cuoio.

Prima di arrivarci, in cima alle scale si incontra un gruppo di manichini galleggianti nell'aria su cui gli abiti luccicano e si muovono grazie a ventilatori sottostanti. Lungo le vetrine verso il fronte dell'edificio, un lungo binario d'acciaio inossidabile prosegue l'esposizione del prêt-à-porter e, sul lato opposto, ospita una parete-espositore formata da numerosi elementi disposti a caso, destinati a gioielli e piccoli accessori.