Dentro o fuori: la Gran Bretagna ai tempi della Brexit nelle immagini di Martin Parr

“Only Human: Martin Parr” – alla National Portrait Gallery di Londra la nuova mostra personale del fotografo inglese, tra impegno civile e impietoso humour.

Chi meglio di Martin Parr potrebbe raccontare il clima sociale del Regno Unito ai tempi della Brexit? 

Il celebre fotografo inglese è conosciuto per il suo ormai quarantennale ritratto di un paese che, a giudicare dalle immagini che fin da “Common Sense” (1999) ne hanno cementato il successo internazionale, si presta volentieri all’ironia se non all’umorismo, e che proprio nelle sue foto riesce a riflettere su e a ridere di se stesso. 

In un momento di stallo politico interno, e di forte tensione con l’Unione Europea, l’antologica “Only Human:Martin Parr”, allestita alla National Portrait Gallery di Londra dal 7 Marzo al 27 Maggio, si riveste allora di molti e imprevedibili significati: la leggerezza, da un lato, e la cattiveria, dall’altro, con cui il fotografo dell’agenzia Magnum rivolge l’obiettivo sui suoi connazionali in patria e all’estero, diventa infatti l’occasione per andare oltre la superficie, e indagare con gli strumenti della satira visiva una società che rischia di rispondere in modo errato perfino alle domande sbagliate. 

Oltre a focalizzarsi su una serie di immagini inedite, che restituiscono l’immagine divertita ma complessa di una nazione al bivio, il percorso espositivo dà però anche un sguardo complessivo sull’opera di Parr, instancabile viaggiatore che significativamente ha testimoniato meglio di altri proprio l’ampliarsi dei confini del villaggio globale e il rimpicciolirsi del mondo a luogo comune. 

GB. England. West Bromwich. The Black Country. St George's Day. Stone Cross Parade. 2017

In mostra anche ritratti inediti di celebrità come Vivienne Westwood, Paul Smith o Tracey Emin, e le serie dedicate al tempo libero, allo sport e al ballo. 

Ma lo show non sarebbe completo senza gli immancabili autoritratti, la cui disciplinatissima spregiudicatezza culminerà nella “Photo Escultura”, un’opera a metà strada tra idolatria e autoironia commissionata a uno degli ultimi artigiani di Città del Messico.

E prima di uscire ricordatevi di fare un salto al pop-up caffè ispirato al mondo di Martin Parr. Chiedete una ‘nice cup of tea’ o una birra ‘Only Human’, espressamente realizzata per la mostra: dopo tutto queste specialità squisitamente inglesi sono un modo come un altro per assaporare quella Britishness che a qualcuno inizia già a mancare.

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