Como, Chiasso e Lugano, itinerario estivo tra arte e design

Un viaggio sui laghi al confine tra Italia e Svizzera inseguendo mostre e festival di design, arte, fotografia e cinema.

Crhistina Mackie

Anche la cultura d’estate si sposta e dalle mete più battute devia lungo itinerari alternativi, in questo caso prende la direzione dei laghi sul confine tra Italia e Svizzera. 

Si parte da Como, la città del razionalismo, che dedica a Giuseppe Terragni una mostra insolita. Alla Pinacoteca Civica sono esposti gli arredi che l’architetto disegnò come parte del progetto dell’Asilo Sant’Elia, concepito tra il 1934 e 1936 in una zona periferica di Como e destinato ai figli delle operaie degli opifici della zona. Le tre tipologie di seggioline (tra cui una versione miniaturizzata della Lariana), i banchi, gli armadietti spogliatoio e il mobile-contenitore vennero pensati per venire incontro alle esigenze dei “piccoli uomini” testimoniando, come ha dichiarato una dei due curatori della mostra, Roberta Lietti: “la genesi dell’arredamento didattico moderno” aggiornato alle più attuali lezioni pedagogiche, quella steineriana e quella montessoriana, che proprio in quegli anni entrava invece in conflitto con il regime fascista. Sempre alla Pinacoteca, oltre a questi oggetti, sono esposti anche documenti storici, materiale progettuale e fotografico, testi d’epoca, l’arredo dell’infermeria e un esempio originale della poltrona Benita.

Titolo:
Giuseppe Terragni per i bambini: l'Asilo Sant'Elia
Curatore:
Roberta Lietti e Paolo Brambilli
Date di apertura:
8 giugno – 4 novembre 2018
Museo:
Pinacoteca Civica
Indirizzo:
via Armando Diaz 84, Como

Come da tradizione, il capoluogo lariano in questo periodo dell’anno ospita anche la mostra del Visiting Professor dell’Artists Research Laboratory della Fondazione Antonio Ratti. Per il 2018 a condurre il corso a cui hanno partecipato 18 giovani artisti, è stata Christina Mackie, artista inglese classe 1956. È sua la personale “People Powder”, allestita fino al 9 settembre presso la Ex Chiesa di San Francesco. Negli spazi sconsacrati l’artista presenta “Yellow Machine” (opera già esposta alle Tate Britain nel 2015) una sgargiante macchina “nubile” per il filtraggio del colore la cui struttura risalta nel contrasto con l’architettura romanica che la ospita, mentre nella navata laterale, nell’abside e nella sagrestia si trovano video e sculture, tra cui appunto Powder People un’animazione che mostra metodi d’incanalamento, pulitura e filtraggio evocando le procedure di controllo sui flussi di essere umani messe in atto nella società contemporanea. 

Titolo:
People Powder
Artista:
Christina Mackie
Date di apertura:
20 luglio — 9 settembre 2018
Luogo:
Spazio Culturale Antonio Ratti - ex chiesa di San Francesco
Indirizzo:
viale Lorenzo Spallino 1, Como

A poca distanza, varcato il confine con la Svizzera s’incontra Chiasso dove, fino al 23 settembre, il m.a.x. Museo ospita una densa mostra dedicata ad Achille Castiglioni nell’anno del centenario dalla nascita. Oltre ai notissimi oggetti (in mostra ci sono la lampada Arco, Aoy, Noce e la Gibigiana, il sedile da giardino Allunaggio, gli sgabelli Mezzadro e Sella, le posate Dry, gli orologi Wall Clock e Rekord) nel corso della sua carriera Castiglioni ideò più di 480 allestimenti: per la Rai, per l’Eni, per la cultura e per eventi fieristici, che messi insieme ci permettono oggi di leggere la figura dell’architetto quasi come quella di un regista capace di orchestrare una complessa messa in scena. Parallelamente, l’esposizione racconta anche dell’amicizia e della collaborazione tra Castiglioni e il graphic designer svizzero Max Huber, dalla cui omonima fondazione nacque nel 2005 questo spazio dedicato alla grafica, al design e alla cultura visiva.

Titolo:
Achille Castiglioni (1918–2002) visionario. L’alfabeto allestitivo di un designer regista
Date di apertura:
31 maggio — 23 settembre 2018
Luogo:
m.a.x. museo
Indirizzo:
Via Dante Alighieri 6, Chiasso
Balthasar Burkhard, Kamel, 1997
Balthasar Burkhard, Kamel, 1997

Inoltrandosi alla volta di un altro lago si arriva a Lugano dove il LAC presenta l’antologica “Balthasar Burkhard. Dal documento alla fotografia monumentale” (fino al 30 settembre). La mostra ripercorre l’intera carriera del fotografo partendo dagli scatti documentari e di reportage degli anni Sessanta, passando per il lavoro di cronista della scena artistica internazionale al fianco di Harald Szeemann, celeberrimo curatore che ha realizzato mostre d’importanza storica come “When Attitudes Become Form” del 1969 e “Documenta 5” (1972), la memoria visiva e documentale di queste esposizioni è appunto affidata agli scatti di Burkhard. Particolarmente suggestive sono poi le immagini di paesaggi urbani e naturali riprodotte in grande formato e realizzate a partire dalla metà degli anni Novanta. 

Titolo:
Balthasar Burkhard. Dal documento alla fotografia monumentale
Date di apertura:
30 giugno — 30 settembre 2018
Luogo:
LAC Lugano
Indirizzo:
Piazza Bernardino Luini 6, Lugano

Ethan Hawke, Blaze, 2018

L’ultima tappa di questo viaggio di confine ci porta sul Lago Maggiore, a Locarno, dove dall’1 all’11 di agosto si svolge lo storico festival del cinema. Tra gli altri vengono presentati Blaze (di Ethan Hawke), La Flore (di Mariano Llinàs), Hotel by the River (di Hong Sang-soo), Diane (di Kent Jones) e anche una serie televisiva firmata da Bruno Dumont a cui va il Pardo d’onore di quest’anno. Sul versante dell’architettura è da segnalare la proiezione speciale del 30 luglio (che anticipa il festival) del film Mario Botta. Oltre lo spazio.

Titolo:
Locarno Festival
Date:
1 — 11 agosto 2018
Luogo:
Locarno luoghi vari

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