La terra è materia di progetto in questa casa vinicola della Côtes du Rhône

Per questa storica tenuta vinicola nel Sud della Francia, Studio Mumbai & Studio Méditerranée trasformano la terra locale nel materiale da costruzione principale del progetto, tra genius loci e sostenibilità ambientale.

Nella regione vinicola delle Côtes du Rhône, nel sud della Francia, Studio Mumbai & Studio Méditerranée hanno realizzato un progetto di ristrutturazione e ampliamento di una storica tenuta appartenente a una famiglia di viticoltori che, da oltre 5 generazioni, coltiva la terra e produce, con un processo biodinamico, vino di altissima qualità, grazie al particolare "terroir" della zona.

Ed è proprio la terra della zona che nutre i vigneti, composta da ciottoli e argilla del quaternario e sabbia e ciottoli del Miocene, la protagonista dell'intervento: un ventre fertile da cui scaturisce non solo l'uva ma anche l'architettura. Gli elementi che la compongono sono plasmati e rinnovati attraverso un'accurata estrazione e rilavorazione del terreno scavato, raccolto, frantumato, rimiscelato e convertito in materiale di progetto e costruzione, in omaggio non solo al genius loci ma anche ad un principio di circolarità e sostenibilità che è alla base della filosofia aziendale.

Studio Mumbai & Studio Méditerranée, Domaine de Beaucastel, Courthézon, Francia 2025. Michael Falgren

Il progetto riguarda la ristrutturazione del nucleo storico principale, la demolizione di corpi di fabbrica incongrui e la realizzazione di nuovi fabbricati, tra cui un'abitazione e una serie di cortili con funzione di attutire l'impatto del vento sulla proprietà.

Attraverso uno scavo di 60x40x12 metri effettuato nell'area interessata dalle principali demolizioni, sono stati recuperati 25mila metri cubi di terra di recupero, diversamente impiegata nel progetto: dall'argilla per i nuovi muri di cinta e la nuova abitazione, al calcestruzzo di cantiere composto da una miscela di ciottoli e sabbia e scarti del conglomerato dagli edifici demoliti, alle malte e pitture di finitura, composte da una miscela di terra, calce e canapa, per la ristrutturazione della casa colonica del XVII secolo. Nei cortili ex novo, materiale principale è il pisé, un'argilla arancione reperibile nella proprietà, stratificata a fasce e compattata secondo una pratica costruttiva impiegata da secoli in tutta la valle del Rodano.

Negli interni, una palette di materiali tattili e caldi conferisce un'aura ruvida ma accogliente agli spazi: dagli arredi in bambù, ai tessili in tinte terrose di fattura artigianale, ai lampadari che evocano lune piene accese sul paesaggio punteggiato da vigne.

Studio Mumbai & Studio Méditerranée, Domaine de Beaucastel, Courthézon, Francia 2025. Foto Michael Falgren

Nell'ottica della sostenibilità ambientale che connota il progetto, un sistema di raffrescamento passivo contribuisce ad un micro-cilma stabile anche nella stagione più calda. Un sistema – storicamente consolidato ed efficiente – di "torri del vento", sfruttando la potenza eolica della regione, introietta attraverso lamelle mobili l'aria nell'ambiente e la conduce a contatto con una cisterna interrata di raccolta dell'acqua piovana da dove, attraverso un processo di nebulizzazione, l'aria raffrescata fuoriesce a temperatura controllata negli ambienti superiori.

Progetto:
Domaine de Beaucastel
Progetto architettonico:
Studio Mumbai & Studio Méditerranée
Project leaders:
Bijoy Jain (Studio Mumbai), Louis-Antoine Grégo (Studio Méditerranée)
Collaboratori:
Giacomo Monari (Studio Mumbai), Simone Picano/Lucas Stein (Studio Méditerranée)
Paesaggio:
Tom Stuart Smith Ltd
Consulenti:
Ingerop

Ultimi articoli di Architettura

Altri articoli di Domus

China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram