È eticamente giusto manipolare, trasformare o demolire parti di un edificio in disuso ma considerato “di interesse particolare” e vincolato, se questo significa restituirgli una funzione e riportarlo a nuova vita? È ciò che sta succedendo a Londra, precisamente all’ex ospedale Ravenscourt Park, monumento di interesse storico inserito da Historic England nell’elenco “Heritage at Risk” come edificio vincolato di Grade II. Dopo la chiusura definitiva nel 2006 e quasi vent’anni di abbandono, lo studio londinese Spparc, per conto del grande sviluppatore immobiliare TT Group, ha presentato un progetto di recupero che ha già suscitato polemiche.
Londra, un’icona modernista degli anni '30 trasformata in residenze: restauro o snaturamento?
Inserito nell’elenco degli edifici a rischio da Historic England, l’ex ospedale Ravenscourt Park ha una lunga e travagliata storia alle spalle. Presto sarà rinnovato, ma avrà una nuova funzione residenziale.
Courtesy Spparc
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- Francesca Critelli
- 12 settembre 2025
Quando è stato inaugurato nel 1933, l’ospedale progettato dall’architetto scozzese Thomas S. Tait aveva un altro nome e una funzione precisa: il Royal Masonic Hospital, finanziato appunto dai massoni inglesi, aveva 200 posti letto dedicati ai membri delle logge (e questo può dare una misura di quanto, dopo più di duecento anni dalla sua fondazione, la Loggia d’Inghilterra fosse radicata nel territorio). L’ospedale si distinse subito per il suo carattere innovativo, tanto da ottenere nello stesso anno la Medaglia d’Oro del Riba, riconoscimento tra i più prestigiosi in campo architettonico, grazie a un linguaggio sobrio e moderno che si allontanava progressivamente dall’ornamento.
Secondo Trevor Morriss, direttore di Spparc, si tratta infatti di “uno dei primi esempi britannici del movimento modernista internazionale”, con una struttura imponente ma sobria, fatta di mattoni rossi e dettagli in calcestruzzo a vista. Il nuovo progetto è vincolato a conservare gran parte del complesso, compresi i ponti vetrati di collegamento tra i blocchi e le balconate semicircolari riconvertite a terrazze residenziali. Questi elementi furono determinanti per il premio Riba, perché realizzati con una tecnologia di saldatura innovativa che permise, all’epoca, grandi sbalzi con solai in cemento di spessore ridotto.
Non tutto, però, sarà preservato. Le parti considerate “di scarso valore”, come l’ala degli anni Settanta, saranno demolite per fare posto a una casa di cura specialistica e a nuove residenze, in grado di restituire una nuova vita a un complesso ad oggi abbandonato. La storia recente dell’ospedale, infatti, è segnata da difficoltà economiche: chiuso una prima volta nel 1994, riaprì come struttura pubblica nel 2002, ma solo per quattro anni. Nel frattempo è diventato un set cinematografico molto popolare, comparso in The Queen, il film del 2006 su Elisabetta II, Back to Black, il film biografico del 2024 su Amy Winehouse e prima in alcuni episodi di Poirot, ispirato ai romanzi di Agatha Christie.
Oggi, il progetto di rigenerazione prevede la realizzazione di 140 abitazioni, una casa di cura da 65 posti letto e spazi collettivi. Le opinioni, tuttavia, restano divise. Secondo la BBC, alcuni residenti temono che la sostituzione del blocco E con un nuovo volume possa deturpare il quartiere; altri esprimono preoccupazioni per l’impatto sulla privacy delle abitazioni vicine.
Resta il fatto che il tema della rigenerazione degli edifici storici è tutt’altro che risolto. Basti pensare, ad esempio, al caso del Battersea Power Station nella stessa città di Londra, dove un’icona industriale abbandonata è stata trasformata in un complesso residenziale e commerciale di lusso: un intervento che ha ridato vita a una struttura simbolo, ma non senza discussioni sul senso della sua nuova identità.