L’autostrada che dall’aeroporto di Göteborg Landvetter conduce verso il centro città si snoda tra numerosi laghi e sterminate foreste di conifere punteggiate qua e là da qualche fattoria rosso falun, leitmotiv del paesaggio scandinavo, prima di immettersi sulla tangenziale che abbraccia e circonda il secondo centro urbano svedese. Göteborg è una città con una lunga storia industriale e portuale alle spalle, la motor town svedese nella quale nel 1927 nacque Volvo, la principale casa automobilistica del paese.
L’edificio, immaginato secondo il principio svedese di allemansrätten, il diritto al pubblico accesso di chiunque, offre ampi spazi per i visitatori che hanno la possibilità di fruire liberamente di un museo che dialoga con la città.
L’idea di un grande spazio espositivo per raccontare la storia aziendale prende avvio nel 2017 quando viene decisa la dismissione del vecchio Volvo Museum di Arendal Skans, aperto nel 1995 nella periferia industriale a nord-ovest del centro città. Nell’autunno 2018 viene organizzato un concorso a inviti che viene vinto dallo studio danese Henning Larsen Architects che porta il nome del suo fondatore (1925-2013).
Situati nel cuore del quartiere di Johanneberg, gli ampi spazi sono destinati a ospitare eventi culturali, conferenze e convegni, con una capienza massima che supera le mille persone. Lo spazio espositivo di 4.500 metri quadri offre un viaggio completo attraverso la storia, le innovazioni e le visioni che hanno caratterizzato la storia dell’automobile svedese.
Il nuovo edificio, immaginato secondo il principio svedese di allemansrätten, il diritto al pubblico accesso di chiunque, offre ampi spazi per i visitatori che hanno la possibilità di fruire liberamente di un museo che dialoga con la città. Göteborg e Volvo vivono in un rapporto dialettico che perdura da quasi un secolo: sono infatti circa 35.000 le persone che lavorano per Volvo e oltre 100.000 quelle indirettamente coinvolte nell’indotto dell’automotive nella contea di Västra Götaland. “Il nostro obiettivo è stato quello di dare forma a qualcosa di molto essenziale per lo spirito svedese. La forma circolare di World of Volvo, la materialità del legno, la sua integrazione con il paesaggio e la sua apertura: sono tutti elementi che fanno parte di un’identità collettiva fondamentale” ha affermato Martin Stenberg Ringnér, direttore creativo di Henning Larsen Architects.
L’edificio di due piani a pianta circolare, ha una superficie complessiva di 22.500 metri quadri; la struttura principale, in legno lamellare a strati incrociati, forma tre imponenti e suggestive colonne simili a tronchi d’albero contenenti i nuclei dei servizi, che si aprono a ventaglio per sostenere l’intero carico della copertura convessa, avvolgendo i visitatori in un accogliente spazio che ricorda una foresta.
Il nostro obiettivo è stato quello di dare forma a qualcosa di molto essenziale per lo spirito svedese. La forma circolare di World of Volvo, la materialità del legno, la sua integrazione con il paesaggio e la sua apertura: sono tutti elementi che fanno parte di un’identità collettiva fondamentale.
Martin Stenberg Ringnér, direttore creativo di Henning Larsen Architects
L’interno è visivamente connesso con l’esterno attraverso il curtain wall circolare che offre una sensazione di continuità e mimesi con il parco che circonda l’edificio. La forma circolare e l’impalcatura a losanghe della copertura in legno a vista ricordano l’influenza della ricerca strutturale di Pier Luigi Nervi (1891-1979) che ben si coniuga con gli elementi costruttivi della tradizione nordica. Di questa anche i valori scandinavi di vicinanza alla natura, apertura e inclusione trovano spazio nel progetto, la cui forma organica, elemento ricorrente nel paesaggio naturale che lo circonda, ci riporta al viaggio tra laghi, foreste e fattorie compiuto per raggiungere Göteborg.