Le architetture di Harry Potter

Hogwarts nasce sulla carta, trova la sua consacrazione al cinema, risorge in teatro. Un recente videogioco la rende finalmente esplorabile. Ma sono tante le architetture della saga: ne raccontiamo quasi trent’anni di evoluzione.

Siamo nel 1997, e la casa editrice Bloomsbury ha appena pubblicato la prima edizione di Harry Potter and the Philosopher’s Stone, primo libro di una serie di sette, tutti firmati da J. K. Rowling. L’ultimo viene pubblicato dieci anni dopo, nel 2007. Intanto Harry Potter sarà diventato un fenomeno mondiale, capace di cambiare il nostro rapporto con il genere fantasy, che vive di riflesso una nuova giovinezza.

L’immaginario collettivo dei lettori, soprattutto preadolescenti e adolescenti, viene plasmato da nuovi input che reinterpretano e rimescolano stilemi preesistenti della letteratura fantastica, aggiungendo peculiari novità. Tra i punti di forza della serie le ambientazioni. Diagon Alley, Hogsmeade, Azkaban, la Banca Gringott, il Ministero della Magia e, soprattutto… la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. 

I sette libri (1997-2007)

I libri che costituiscono la saga sono concepiti per accompagnare idealmente i nuovi lettori dall’infanzia all’età adulta, cambiando il registro linguistico di volta in volta. Anche in termini prettamente descrittivi, l’autrice passa dalle frasi ricche di allitterazioni e descrizioni lineari e semplici della prima porzione di storia ai paragrafi più complessi, sia sotto il profilo della terminologia sia dei diversi livelli di lettura, dell’ultima, concitata sequenza di eventi.

Tutto questo, passando attraverso diverse sfumature che avvicinano o allontanano emotivamente i lettori dai luoghi descritti.

“La sala era illuminata da migliaia e migliaia di candele sospese a mezz'aria sopra quattro lunghi tavoli, intorno ai quali erano seduti gli altri studenti. […] un soffitto di un nero intenso trapunto di stelle”. In Harry Potter e la Pietra Filosofale, con poche parole efficaci, la scrittrice inglese crea un’immagine mentale unica e iconica nella mente di chiunque, grandi e piccini.

Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2, Warner Bros, 2011
Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2, Warner Bros, 2011

Harry Potter al cinema (2001-2011)

Nonostante tutte le ingenuità visive di un’opera cinematografica che in quel momento storico non è ancora supportata dai budget faraonici dei film successivi, Harry Potter e la Pietra Filosofale, pellicola con cui la saga esordisce al cinema nel 2001, getta le basi di un alfabeto visivo in termini architettonici, luminotecnici e cromatici, che nei dieci anni successivi sarebbe stato poi ripreso (o ribaltato) più volte.

Anche al cinema, la Sala Grande di Hogwarts trasmette esattamente le stesse sensazioni di calore, accoglienza e sicurezza (seppur con un’ombra di mistero) legate alla prima impressione maturata dal neostudente Harry. Nel corso degli anni, quell’ambiente sicuro cambierà diverse volte il proprio volto, diventando persino un luogo ostile.

Se con Il Prigioniero di Azkaban (2004) Hogwarts era rimasta, nonostante tutto, una fortezza (quasi) impenetrabile, ne Il Principe mezzosangue (2009) il male serpeggia dall’interno. L’austerità del ministero della magia invade un mondo gioviale, rendendo chiaro il nuovo status quo anche (e soprattutto) in termini visivi. La struttura lapidea di Hogwarts, malleabile per definizione grazie alle imponenti scale a cui “piace cambiare”, si riorganizza diventando teatro di una rigidità figlia delle manie di controllo ed egemonia: tutto si fa sempre meno luminoso, i toni diventano più cupi e il mondo noto a tutti i fan cambia inesorabilmente.

Successivamente, con l’epilogo bipartito I Doni della Morte Parte 1 e 2, in sala nel 2010 e 2011, è la scuola stessa ad andare in pezzi, frammentandosi sotto il peso incombente e ormai palese del villain della saga, Voldermort. I colori marciscono, così come le luci si affievoliscono. Ogni ambiente diventa più sporco, rappresentando in modo inequivocabile la fine dell’innocenza e il passaggio univoco dall’infanzia all’età adulta.

Il trio dei protagonisti costituito da Harry, Ron ed Hermione attraversa l’inferno: i terreni su cui si muovono si frammentano ai loro piedi, e allo stesso tempo la dura pietra diventa sempre più spoglia e meno “magica” anche nella scuola, in particolare in loro assenza.

Al di là della vicenda che lega il protagonista ad un destino ineluttabile, struttura portante del racconto, si può affermare che è proprio questo approccio dinamico agli ambienti a tenere lo spettatore incollato allo schermo. 

Lo spettacolo teatrale (2016-oggi)

Dopo la prima esperienza cinematografica, il complesso mondo di Harry Potter rivive a teatro nel 2016, quindi a cinque anni dall’ultimo film, con Harry Potter and the Cursed Child, un allestimento firmato dall’autrice e dallo sceneggiatore Jack Thorne, con la regia di John Tiffany, ambientato 19 anni dopo gli eventi della saga originale, ancora oggi in scena al Palace Theatre di Soho, a Londra.

La macchina scenica teatrale non fa rimpiangere la magnificenza delle ambientazioni filmiche. Le arcate di Hogwarts dalle volte a sesto acuto e a tutto sesto tornano a rivivere sotto i riflettori del palcoscenico, così come ne viene ripresa la dicotomia cromatica tra bene e male, con toni caldi e freddi, in particolare nelle scene dove è la magia a fare da padrona. 

Animali fantastici e dove trovarli, Warner Bros, 2016
Animali fantastici e dove trovarli, Warner Bros, 2016

Animali Fantastici (2016-oggi)

Pochi mesi dopo il debutto dell’opera teatrale, arriva sui grandi schermi una nuova storia: Fantastic Beasts/Animali Fantastici, con protagonista il magizoologo Newt Scamander. La trilogia è un prequel della fortunata saga.

Anche in questa iterazione cinematografica, gli spettatori sono nuovamente riportati a Hogwarts e, nonostante i toni più maturi, è impossibile per i fan cresciuti con la serie originaria di film (e ormai diventati adulti) non sussultare davanti alla vista della scuola di magia più famosa al mondo, nonostante sia impossibile non notare che – almeno in parte – la magia dell’infanzia sembra essere svanita, per sempre.

Hogwarts Legacy (2023)

Infine, arriviamo al presente… con un salto nel passato. La scuola di magia e stregoneria di Hogwarts torna a vivere ancora una volta, questa volta nel mondo videoludico, vestendo i panni da co-protagonista con il titolo Hogwarts Legacy, un gioco di ruolo d’azione sviluppato da Avalanche Software e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment.

Non è la prima volta che il mondo di Harry Potter fa capolino tra le console casalinghe, ci sono una ventina di titoli a tema tra PC, console e smartphone. Il gioco uscito recentemente è sicuramente il prodotto più coinvolgente, avvincente e credibile mai realizzato in termini di riproduzione degli ambienti architettonici e dell’esperienza immersiva nel mondo di Harry Potter. 

La scuola, nonostante il salto temporale di circa un secolo rispetto alla saga con protagonisti Harry e i suoi amici, è enorme, imponente e divertente da esplorare. Gli ambienti visti nei film e letti nei libri sono stati riprodotti con grande accuratezza, e nascondono curiosità e sorprese. È facile perdersi a osservare le sale delle diverse case o i panorami visti dal castello, rapiti dalle texture fedelissime dei materiali e dal gioco di ombre e luci che toccano i diversi sfondi.

In termini materici, c’è una grande sensazione di tangibilità grazie alla possibilità di interazione con l’ambiente che circonda il protagonista e affolla il mondo magico. Una struttura meccanica semplice, ma allo stesso tempo efficace e solida, consente infatti al giocatore di apprendere e reiterare dei pattern all’interno delle diverse missioni, permettendo in tal modo anche a chi non è avvezzo al mondo di videogiochi di rivivere nel modo a oggi più immersivo in assoluto il mondo quasi trentennale di Harry Potter.

Immagine di apertura di BK da Unsplash

Libri:
I libri della saga di Harry Potter sono stati scritti da J. K Rowling, in ordine: Harry Potter e la pietra filosofale (1997), Harry Potter e la camera dei segreti (1998), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (1999), Harry Potter e il calice di fuoco (2000), Harry Potter e l'Ordine della Fenice (2003), Harry Potter e il principe mezzosangue (2005), Harry Potter e i Doni della Morte (2007). AMDL CIRCLE ha curato le copertine dell'ultima edizione italiana, uscita per Salani Editore nel 2021.
Film:
Gli otto film della saga di Harry Potter sono distribuiti da Warner Bros e in Italia si possono vedere in streaming su Prime Video e Netflix.
Opera teatrale:
Harry Potter and the Cursed Child è un'opera teatrale in due parti scritta da Jack Thorne, su un soggetto dello stesso Thorne insieme a J. K. Rowling e John Tiffany. Attualmente è ancora in scena al Palace Theatre di Soho, a Londra.
Videogame:
Il videogioco dal titolo Hogwarts Legacy è stato sviluppato da Avalanche Software e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment.
Animali Fantastici:
Animali fantastici è una serie cinematografica scritta da J. K. Rowling e prodotta da Warner Bros, che fa da prequel alla saga di Harry Potter.

Ultimi articoli di Architettura

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram