Se si è in cerca di un buen retiro, un luogo dove appartarsi dal fragore metropolitano, vivere in contatto con la natura e godere del clima secco del deserto, il posto dei sogni è Palm Springs. Questa cittadina ai piedi del monte San Jacinto, a circa un’ora da Los Angeles, è stata nella metà del ’900 un polo catalizzatore delle star dell’età d’oro di Hollywood che qui hanno voluto le loro lussuose residenze, tra campi da golf, palme e immancabili piscine: architetture iconiche all’insegna del Modernismo californiano, dalle linee rigorose con ampie superfici vetrate e immerse nel paesaggio. Oggi, le prestigiose abitazioni del secolo scorso e l’atmosfera piacevole sono ancora una forte attrattiva per una nuova generazione di vips e celebrità.

La residenza mono-famigliare Desert Palisades progettata da Woods + Dangaran si trova in una zona collinare di Palm Springs in trasformazione. Lo spirito del luogo – la luce abbacinante, la natura aspra, il terreno roccioso, il contatto radicale con la Natura – ha ispirato le scelte progettuali: la casa è circondata da massi e orientata in relazione alla presenza di due arroyos e in funzione delle viste verso San Jacinto a ovest, le montagne a est e il fondovalle a sud.

L’edificio, disposto su un unico livello con una volumetria scarna a marcato andamento orizzontale, è composto da due ali (est ed ovest) leggermente sollevate dal terreno e connesse ad un nucleo centrale e comprende, oltre alla spaziosa zona giorno, quattro camere da letto e relativi servizi, una terrazza con piscina e spazi esterni piantumati a verde con le essenze autoctone.

La scelta dei materiali, dalle murature in blocchi di calcestruzzo, ai rivestimenti in ottone patinato grezzo, agli intonaci color terra, conferisce una texture materica e una palette cromatica che consentono all’opera di fondersi armonicamente nel contesto. Le ampie vetrate con porte scorrevoli creano un’interazione senza soluzione di continuità con lo spettacolare paesaggio circostante.

Come in una gesamtkunstwerk (opera d’arte totale) lo studio ha curato personalmente, oltre alla progettazione architettonica, il design degli interni. Gli spazi, sia nei rivestimenti sia negli arredi, sono caratterizzati da toni verdi salvia e rosa polverosi, mescolati a colori sabbiosi e marroni che evocano la tavolozza del paesaggio desertico ed esaltano il carattere ruvido ma famigliare ed accogliente dell’abitazione.

Un’opera che fa rivivere il Modernismo nelle geometrie essenziali e nel rapporto percettivo e fruitivo con il contesto ma che forse trasmette, più che una vistosa patina “glam”, un carattere di maggiore domesticità e calore.