Vivere il deserto è un’esperienza sensoriale estrema che richiede di affrancarsi dagli abituali codici interpretativi che si adottano negli ambienti urbani. Qui, gli spazi immensi sembrano apparentemente uniformi e immutabili ma dischiudono in realtà una varietà di elementi sottilmente in mutamento che fanno del deserto un ecosistema unico e inafferrabile nella sua complessità. I venti ne modellano continuamente le forme ma anche le piogge e l’acqua, anche se non frequenti, sono in grado di generare in pochi minuti spettacolari cambiamenti cromatici, tattili e olfattivi nel territorio, riconoscibili nell’esplosione improvvisa delle fioriture della flora autoctona.
Per onorare questo straordinario equilibrio naturale, gli architetti Rubén Valdez e Yashar Yektajo insieme ai paesaggisti di Polen Arquitectura de Paisaje hanno realizzato a Todos Santos, sulle coste del Pacifico, un hotel che accompagna il visitatore in viaggio immersivo e totalizzante nel luogo.
Il linguaggio compositivo suggerisce la volontà di integrazione senza filtri tra l’opera costruita e il paesaggio: materiali naturali come il calcestruzzo e la sabbia suggeriscono una continuità ininterrotta con la terra ed una ruvida autenticità dell’opera.
Una serie di volumi compatti in cemento a vista, di una tonalità beige che si fonde con il contesto, fa da recinto a una corte con un giardino di circa 10.000 mq secondo una tipologia tipica delle missioni dei gesuiti spagnoli del XVIII secolo e diffusa nella zona.
All'interno, i percorsi sulla sabbia conducono dolcemente i visitatori alla scoperta di una sequenza di spazi naturali sorprendenti e variegati, progettati all’insegna della cura e del rispetto per l’ambiente originario: specie autocnone con bassissima necessità di manutenzione sono state piantumante a integrazione della flora esistente mentre un percorso d’acqua che attraversa la proprietà e culmina in una piccola oasi esalta la straordinaria varietà del luogo, favorendo il consolidamento della biodiversità.
Un paesaggio stupefacente che è bello immaginare di esplorare a piedi nudi sulla sabbia, per riconquistare un profondo legame con la terra, con la natura e con quanto di più fragile e precario sembra esserci oggi.
- Progetto:
- Paradero Hotel
- Progetto architettonico:
- Rubén Valdez e Yashar Yektajo
- Progetto del paesaggio:
- Polen Arquitectura de Paisaje
- Interni:
- B Huber
- Collaboratori:
- Fedra interiorismo
- Committente:
- Paradero hotels