Studio Anne Holtrop progetta una facciata site specific in Bahrein

35 Green Corner Building è caratterizzato da blocchi di calcestruzzo strutturali, ricavati dal calco diretto del suolo del sito, che diventa così il generatore del manufatto.

L’architettura può creare relazioni intime con il contesto in cui nasce, e un dialogo unico con l’arte e l’artigianato. È questo il caso di 35 Green Corner Building, edificio progettato da Anne Holtrop a Muharraq, in Bahrein, che funge da deposito e archivio di una collezione d’arte.

Elementi che caratterizzano la struttura sono dei grandi blocchi di calcestruzzo armato, che sono allo stesso tempo immagine e sostanza del progetto, in quanto hanno anche funzione strutturale. Ogni pezzo di calcestruzzo è realizzato mediante calchi del suolo attorno all’area di progetto, diventando il racconto di un momento e di uno spazio specifico del contesto.

“Ogni imprevedibile e leggera variazione di ciascun pezzo è la registrazione del tempo, ovvero di un processo di realizzazione che si è voluto rendere visibile. Una scelta volta a fondare un nuovo vernacolo, nel segno di un’espressività che possa reinterpretare i materiali da costruzione tipici del Bahrein – la pietra corallina e la pietra calcarea – in chiave contemporanea,” racconta l’architetto.

Studio Anne Holtrop, 35 Green Corner Building, Muharraq, Bahrain, 2020
Studio Anne Holtrop, 35 Green Corner Building, Muharraq, Bahrain, 2020

Anche per porte e finestre, in alluminio, è stato adottato un processo simile, svolto però in fonderia. L’alluminio è un materiale essenziale per la storia industriale del Bahrein, ed è stato oggetto di una ricerca che lo studio ha condotto con il fotografo Armin Linke per la Biennale Architettura di Venezia del 2016: “Places of Production – Aluminium”.

La creazione di grandi stampi in calcestruzzo armato non ha ragioni solo estetiche o narrative. In un’intervista rilasciata a NR Magazine, l’architetto olandese spiega: “È stato anche un processo molto efficiente, contribuendo a un’idea di sostenibilità, perché la maggior parte del lavoro delle casseforme è solo nella sabbia, nel terreno che è già lì. Non abbiamo dovuto trasportare materiali da costruzione, solo il cemento. Penso che fino al 50% dell’energia [per costruire] sia usata per fare le casseforme e l’altro 50% per gettarle. Quindi, abbreviando quella prima metà, abbiamo ridotto considerevolmente il consumo di energia.”

Progetto:
35 Green Corner Building
Luogo:
Muharraq, Bahrain
Architetto:
Studio Anne Holtrop
Ingegnere locale:
Ismail Khonji Associates
Strutture:
Mario Monotti
Consulente:
Art Foundry Kemner
Costruzione:
GCT
Completamento:
2020

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