Una casa a Parigi è un oggetto misterioso in attesa d’interpretazione

Tectône architectes confezionano il programma ordinario di un piccolo edificio residenziale in un involucro sperimentale sul piano tecnologico ed estetico.

L’ascesa dei valori immobiliari nella Parigi intra-périphérique stimola ormai da decenni la migrazione di ampi strati di popolazione nella vicina banlieue. Qui, molti tessuti urbani a funzione prevalentemente residenziale, meno consolidati e densi che nel cuore della capitale, evolvono per rispondere alle esigenze di vecchi e nuovi abitanti.

Nel 2018, una mostra al Pavillon de l’Arsenal (Transformations pavillonaires, a cura di Benjamin Aubry e Erwan Bonduelle) rifletteva sul possibile ruolo degli architetti in questo processo, e sulla relazione tra la trasformazione del singolo lotto e quella della città nel suo insieme.

Il progetto di Tectône architectes per la ristrutturazione e l’ampliamento di una casa a Malakoff, piccolo comune della première couronne parigina, partecipa di questa storia. Il programma richiesto è semplice: gli spazi domestici sono riorganizzati per ottimizzarne il funzionamento, e alcune camere e servizi supplementari trovano spazio nella sopraelevazione di due piani dell’edificio esistente. Più sperimentali sono le soluzioni adottate sul piano tecnologico e linguistico.

Tectône architectes, edificio residenziale, Malakoff, Francia, 2019
Tectône architectes, edificio residenziale, Malakoff, Francia, 2019

La struttura del sopralzo è in acciaio, con tamponamenti in legno, ed è completamente indipendente da quella della presistenza (un’ordinaria architettura in mattoni). L’intera costruzione, poi, è rivestita di pannelli di Viroc, un materiale composito a base di legno e cemento.

Questo trattamento “integrale”, ma anche la sfaccettatura del volume edilizio (che, nelle intenzioni dei progettisti, dovrebbe ridurre l’isolamento del vicolo cieco privato) sono certamente elementi di originalità rispetto alle materialità ed alle forme dell’intorno. Non è detto, però, che la poetica dell’“oggetto alieno non identificato” (seppur sobriamente low-profile) sia la più adatta per intervenire in questo contesto, già caratterizzato dalla notevole molteplicità ed assenza di coerenza dei frammenti che lo compongono.

Tectône architectes, edificio residenziale, Malakoff, Francia, 2019
Tectône architectes, edificio residenziale, Malakoff, Francia, 2019
Progetto:
edificio residenziale
Luogo:
Malakoff, Francia
Architetti:
Tectône architectes
Committente:
privato
Impresa costruttrice:
IVAN SARL
Superficie:
113 mq
Completamento:
2019

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