Una casa low tech a Città del Messico riscopre l’essenziale

Lo studio messicano Naso ha costruito una residenza caratterizzata dall’aspetto austero e da una volta di cemento.

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Casa Martha è parte di un progetto di ricostruzione chiamato ReConstruir Mexico, nato in seguito a un violento terremoto che nel settembre del 2017 danneggiò numerose costruzioni di Città del Messico. Quella progettata dallo studio di architettura Naso è una delle 50 abitazioni realizzate grazie ad aiuti pubblici e di fondazioni caritatevoli. La casa unifamiliare si trova su un’area collinare molto scoscesa. Gli architetti messicani hanno scelto di ricostruirla sulle stesse fondazioni dell’edificio precedente sia per facilitarne la costruzione sia per non minare la stabilità del terreno. Il progetto ora ospita una famiglia di quattro persone: i genitori anziani con problemi di mobilità e due figli in età adulta che necessitano della loro privacy.

Naso, Casa Martha, Città del Messico, 2020

La residenza si sviluppa quasi totalmente su un piano ed è costruita con mattoni di terra, che sono stati realizzati in situ e che, lasciati a vista, raccontano il carattere austero della casa. L’edificio è spogliato di ogni elemento superfluo. Non ci sono finiture né ornamenti, e anche gli arredi sembrano quelli della serie Autoprogettazione di Enzo Mari, a dimostrare il carattere low tech e low budget del progetto. Una copertura voltata di cemento, unico elemento verticale dell’abitazione, ospita una stanza che è separata dal resto della casa. Questa è pensata per dare la giusta indipendenza a uno dei due figli, o per consentire noleggi a breve termine senza intaccare la vita familiare.

  • Casa Martha
  • casa unifamiliare
  • Naso
  • Città del Messico
  • 2020

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