L’Aquila oggi è un luogo complesso con continui cambiamenti di forma, con modificazioni degli spazi di socialità, con luci e voci che iniziano lentamente ad alternarsi ai rumori dei cantieri. Forse diventerà una nuova città. Cosa trova chi decide di attraversare per una semplice passeggiata il centro storico dell’Aquila? É difficile definire le vie e le piazze della città, così come spesso è difficile attraversarle e fruirle. La riqualificazione dei luoghi, che per anni sono stati depositi di materiali e oggetti, è ancora lontana dall’idea di spazio pubblico. Palazzi storici avvolti da strutture metalliche si alternano a splendenti facciate che ancora devono conoscere la patina del tempo.
Con uno sforzo di immaginazione forse si riesce a visualizzare la conclusione degli interventi che si susseguono in maniera discontinua nel tempo e nello spazio. Lo stesso sforzo di immaginazione verso il futuro che molti cittadini hanno fatto nel 2009 quando è stato realizzato il cosiddetto progetto C.a.s.e.: cinquemila appartamenti distribuiti in 19 aree tra la prima periferia e le frazioni della città. Gli insediamenti sono attualmente luoghi che tentano di resistere al tempo, con tutte le mancanze accettate da chi li abita quotidianamente. L’Aquila non è fatta solo di centro storico e progetti C.a.s.e., ci sono le periferie tornate ad essere abitate, le 59 frazioni con le zone rosse e gli insediamenti temporanei, e un vasto territorio che ha sempre più bisogno di immaginare il futuro senza perdere la memoria.
Antonio Di Cecco è nato nel 1978 a L’Aquila, dove attualmente vive e lavora. Laureato in Ingegneria Edile-Architettura con tesi in Composizione Architettonica, si occupa di fotografia di architettura e di paesaggio urbano. Le sue ricerche si concentrano sull’analisi dei processi di modificazione dei luoghi e sul rapporto tra uomo e territorio, con un interesse specifico per l’ambito montano. E' fondatore di Contrasti Urbani, e i suoi lavori sono stati esposti in sedi italiane e internazionali, in mostre personali e collettive.
