Sunbreakers si concentra sul patrimonio architettonico israeliano e prova a dare un’interpretazione unica all’approccio architettonico noto come “brutalismo”. È un’indagine visuale che esplora i risultati singolari di questa filosofia architettonica, caratterizzata dal grande impatto visivo e dalla forte etica. I materiali da costruzione sono scoperti, senza fronzoli né decorazione. Il discorso si concentra esclusivamente sulla funzionalità e sulla praticità della struttura.
![](/content/dam/domusweb/it/architecture/2018/05/02/portfolio-eli-singalovski-alla-scoperta-del-brutalismo-israeliano/gallery/domus-brutalism-israel-10.jpg.foto.rmedium.png)
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Questo approccio è stato adottato dalla maggior parte degli architetti attivi in Israele sin dai primi anni della sua diffusione. Il portfolio riflette anche sulla particolare confluenza di circostanze sociali e politiche che hanno portato alla popolarità dell’approccio brutalista nello stato medio-orientale. Si analizzano anche le contraddizioni dei suoi ideali con gli esiti particolari, nella sua interpretazione israeliana.
![Fig.20 Eli Singalovski, Sunbreakers Fig.20 Eli Singalovski, Sunbreakers](/content/dam/domusweb/it/architecture/2018/05/02/portfolio-eli-singalovski-alla-scoperta-del-brutalismo-israeliano/domus-brutalism-israel-7.jpg.foto.rmedium.jpg)
Sunbreakers è uno dei progetti fotografici selezionati da Domusweb tra i candidati del Premio Gabriele Basilico 2018. Il concorso vuole supportare la ricerca di linguaggi visivi nella fotografica tra una nuova generazione di artisti.