Musée Unterlinden

Herzog & de Meuron hanno ampliato il Musée Unterlinden a Colmar, in Francia, attraverso una configurazione urbana e un linguaggio architettonico che rispondono a quelli della città storica ma dichiarano la loro contemporaneità.

Herzog & de Meuron, Musée Unterlinden, Extension, Colmar, France. Photo © Ruedi Walit
Il progetto di Herzog & de Meuron per l’ampliamento del Musée Unterlinden a Colmar comprende tre dimensioni: sviluppo urbano, architettura e museografia. Si concentra sui temi della ricostruzione, la simulazione e l’integrazione.

Dopo l’estensione, due complessi di edifici, fisicamente collegati da una galleria sotterranea, si fronteggiano attraverso Piazza Unterlinden. Il convento medievale costituito da una chiesa, un chiostro, una fontana e un giardino da parte e, sul lato opposto, il nuovo edificio del museo che rispecchia il volume della chiesa e, insieme ai vecchi bagni comunali, costituisce una seconda corte, chiusa.

Tra i due complessi museali, la piazza ha recuperato il suo significato storico, ricordando i tempi in cui, di fronte al convento, stalle e fabbricati agricoli formavano un insieme noto come “Akkerhof”. La fermata del bus e il parcheggio esistente prima della ristrutturazione del museo sono diventati un nuovo spazio pubblico e urbano. Il canale Sinn, che scorre sotto il centro storico di Colmar, è stato riaperto, diventando l’elemento centrale di questo nuovo spazio pubblico. Vicino all’acqua, una casetta segna la presenza del museo sulla piazza: il suo posizionamento, il volume e la forma sono quelli del mulino che occupava storicamente quello spazio. Due finestre permettono ai passanti a guardare verso il basso nella galleria sotterranea che collega i due complessi.

Herzog & de Meuron, Musée Unterlinden, Extension, Colmar, France. Photo © Ruedi Walit
Herzog & de Meuron, Musée Unterlinden, Extension, Colmar, Francia. Photo © Ruedi Walti

Gli architetti erano alla ricerca di una configurazione e di un linguaggio architettonico e urbano che si adattasse alla città vecchia pur dichiarando la sua contemporaneità.

Spostata verso il centro della piazza, di fronte al canale, l’ingresso al museo ampliato conduce al convento, la cui facciata è stata finemente ristrutturata. I lavori di ristrutturazione sono stati eseguiti in stretta collaborazione con gli architetti del dipartimento del patrimonio nazionale francese.

I componenti museologicoi più recenti sono stati rimossi e gli spazi restaurati a uno stato precedente, con il ripristino dei soffitti in legno originali e la riapertura delle finestre che si affacciano sul chiostro e la città. Il tetto della chiesa è stato rinnovato, e un nuovo pavimento in legno è stato installato nella navata centrale. Una scala a chiocciola in cemento gettato conduce alla galleria sotterranea che collega il convento con il nuovo edificio. Al suo interno, Herzog & de Meuron hanno progettato la galleria sotterranea e il nuovo edificio espositivo (ora chiamato Akkerhof), che presentano le collezioni del XIX e XX. Lo spazio al secondo piano dell’Akkerhof è dedicato a mostre temporanee: il tetto a capanna con la sua altezza eccezionale di 11,5 metri riflette le proporzioni e i volumi della chiesa domenicana sul fronte opposto. Lo spazio centrale degli ex bagni comunali, la piscina, è ora collegato ai nuovi spazi espositivi e serve come sede di concerti, conferenze, celebrazioni e installazioni di arte contemporanea. Gli altri spazi degli ex bagni ospitano l’amministrazione del museo, una biblioteca, una caffetteria di fronte al nuovo cortile e l’Ufficio del Turismo di Colmar.

L’Akkerhof e la piccola casa hanno facciate in mattoni irregolari spezzati a mano, in dialogo con le facciate del convento in pietra di cava e gesso che sono state rifatte più volte nel corso dei secoli. In queste pareti sono state tagliate poche finestre ogivali, mentre i timpani del tetto sono in rame. La nuova corte è pavimentata in pietra arenaria, come la piazza, mentre le pareti periemtrali riprendono gli stessi mattoni degli edifici. Al centro del cortile, un boschetto di meli – il Pomarium – nasce da una piattaforma di pietra e mattoni.

Musée Unterlinden, Extension, Colmar, Francia
Tipologia: museo
Architetti: Herzog & de Meuron
Team di progetto: Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Christine Binswanger (Partner in Charge), Christoph Röttinger (Associate, Project Director), Christophe Leblond (Project Manager), Marco Zürn (Project Manager) Edyta Augustynowicz (Digital Technologies), Farhad Ahmad (Digital Technologies), Aurélien Caetano, Delphine Camus, Tim Culbert, Arnaud Delugeard, Carlos Higinio Esteban, Judith Funke, Daniel Graignic Ramiro, Yann Gramegna, Wolfgang Hardt (Partner), Thorsten Kemper, Aron Lorincz (Digital Technologies), Donald Mak (Associate), Severin Odermatt, Valentin Ott, Alejo Paillard, Nathalie Rinne, Jordan Soriot, Raul Torres Martin (Digital Technologies), Guy Turin, Paul Vantieghem, Maria Vega Lopez, Caesar Zumthor
Museografia: Jean-François Chevrier, art historian, assisted by Élia Pijollet
Partner locali: DeA Architectes
Ingegneria strutturale: ARTELIA
Acustica: Echologos
Estimo: C2Bi
Ingegneria delle facciate: PPEngineering, Prof. Jäger
Consulenza illuminotecnica: Arup
Segnaletica: NEWID
Consulenza paesaggistica: Cap Vert Ingénierie
Comnsulenza arboricola: August Kunzel Landschaftsarchitekten
Area: 7.700 mq (5.800 me esistenti +1.900 mq nuovi)
Completamento: 2015

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